Dobbiamo saper competere a livello internazionale, una questione che le piccole e medie imprese possono essere assolute protagoniste in Italia e in Campania in particolare, grazie ad efficienza e flessibilità organizzativa e produttiva, senza ignorare, che oggi il mercato è sempre più vasto e liberalizzato. Internazionalizzarsi significa anche attivare (o incrementare) un flusso di reddito che deriva dalla vendita all’estero dei propri prodotti o servizi.
Cosi il Rappresentante della Consulta Nazionale dell’Agricoltura, Rosario Lopa, a margine della giornata conclusiva dell’Assemblea Nazionale della confederazione nazionale artigianato piccola media impresa tenutasi alla Mostra d’Oltremare di Napoli in occasione del 70°anniversario della fondazione. Per troppi anni una certa miopia politica sta relegando l’agricolturaagroalimentare ad un ruolo marginale rispetto allo sviluppo del sistema-Paese. Per questo bisogna porsi l’obiettivo di recuperare una dimensione strategica alla politica economica del settore, mettendo a disposizione di questo comparto gli strumenti adatti a favorirne una crescita solida ed armonica.
L’agricoltura italiana, campana in particolare, deve uscire dal cono d’ombra in cui si trova e da attività marginale e sovvenzionata si deve trasformare in un settore strategico nel panorama economico del nostro Paese. È un comparto che ha acquisito una maggiore consapevolezza delle proprie potenzialità e della necessità di aprirsi a nuovi scenari, che non dimentica le proprie radici ma guarda con grande attenzione all’innovazione e alla modernizzazione come fattori necessari per vincere la sfida dei mercati internazionali. Un settore in grande evoluzione, dunque, che si deve rimettere in movimento e che scommette sul futuro, sapendo di poter contare, attraverso anche la Cna, su un ammodernamento dell’ assetto normativo e su nuovi strumenti operativi, capaci di garantire reali opportunità di sviluppo alle imprese agricole ed agroalimentari. Gli operatori impegnati in questo ambito devono sapere infatti di poter contare su un intero sistema che ha dovrà lavorare e continuerà a lavorare per far crescere e prosperare l’agroalimentare del territorio, mentre a tutte le imprese che con il loro lavoro e la loro professionalità hanno contribuito a rendere famoso, nel mondo, il Made in Italy agroalimentare rivolgo l’augurio che il futuro sappia confermare i traguardi raggiunti fin qui e, se possibile, superarli.
Redazione Na