Gli enti pubblici devono coprire oltre 30 miliardi di sprechi

Lo afferma il Codacons, commentando la pubblicazione del decreto del Mef in Gazzetta ufficiale

Si tratta di un piccolo passo verso il miglioramento della spesa ma ancora non basta.

Un risparmio da 1 miliardo di euro nell’acquisto di autovetture di pubblica sicurezza, energia elettrica, fotocopiatrici, pc portatili, aghi e siringhe, che tuttavia appare ancora insufficiente a colmare gli immensi sprechi della P.A. Lo afferma il Codacons, commentando la pubblicazione del decreto del Mef in Gazzetta ufficiale, con i prezzi benchmark per 34 convenzioni Consip a cui la pubblica amministrazione si dovrà attenere.

Si tratta di un piccolo passo verso il miglioramento della spesa ma ancora non basta. I risparmi che la novità dovrebbe garantire sono ancora lontani dal coprire i 30 miliardi di euro di sprechi negli acquisti pubblici fatti registrare ogni anno dalla Pubblica Amministrazione.

“Dalla benzina ai computer, passando per telefonini e carta, gli enti pubblici centrali e locali sono riusciti finora ad eludere con facilità le convenzioni e acquistano a prezzi ben superiori rispetto a quelli stabiliti dalla Consip – denuncia il Presidente Marco Maria Donzelli – In base ai conti elaborati dal Codacons su dati del Tesoro, gli enti pubblici arrivano a spendere il 13,6% in più per i carburanti, il 25,8% in più per un personal computer, il 22,6% in più per la telefonia, il 38% in più per una fotocopiatrice, fino ad arrivare al 68,2% in più di spesa per una stampante”.

“La strada per ridurre gli sprechi è ancora molto lunga: occorre tagliare gli sperperi in  tutti gli acquisti pubblici e azzerare i 30 miliardi di euro sprecati ogni anno, soldi che vengono ingiustamente sottratti alla collettività” – conclude Donzelli.