La Rossana torna a casa: la storia della caramella della nonna

Il marchio passa alla Fida di Asti che creerà un polo con oltre il 5% della quota di mercato

La cessione era nell'aria da quando Nestlé aveva annunciato 60 milioni di investimenti sul "Bacio" lasciando da parte la Rossa

Quando si seppe della Rossana, del suo lasciare l’Italia e della rinuncia della Nestlè in merito alla produzione della mitica rossa, sui social innumerevoli postdi addio e nostalgia riempirono i profili degli italiani. Un pezzo di infanzia che andava via con il ricordo di tante nonne che quelle Rosse le dispensavano ai nipoti cari.

Ebbene, la Rossana torna finalmente a casa. Nata nel 1926 a Perugia ed ispirata a Roxane, la donna amata da Cyrano de Bergerac, la caramella rossa passa dalla Nestlè alla Fida, azienda piemontese con sede ad Asti che già si occupa della produzione delle Fruttallegre e degli Spicchi.

Fida si occupa esclusivamente della produzione di caramelle, come per i marchi Sanagola e Charm, per cui è più plausibile che adotti la dolce Rossana, indiscussa rappresentante delle caramelle italiane.

Pertanto, l’intera produzione si trasferirà al nord, mentre la Nestlè concentrerà gli stabilimenti di Sisto sulla produzione del cioccolato, suo prodotto principale.

Con l'acquisizione, quindi, i piemontesi che attualmente hanno una quota di mercato del 3,5% si rafforzeranno ulteriormente con l'obiettivo di far salire il fatturato arrivato lo scorso anno a circa 15 milioni di euro. L'intera produzione si sposterà a nord, Nestlé rafforzerà lo stabilimento perugino di San Sisto focalizzandosi sulla produzione "core" dell'azienda, il cioccolato di eccellenza.

Redazione