Il Consiglio di Stato, pronunciandosi con un'ordinanza, ha ritenuto condivisibili i motivi di ricorso fatti valere da Gefil, Gestione fiscalita' locale spa, societa' controllata da Corvallis, contro l'affidamento diretto da parte della Regione Campania ad Aci, Automobile club d'Italia, della gestione del bollo auto in Campania. Lo ha fatto sapere la stessa Gefil, societa' del Gruppo Corvallis che opera nel settore dei servizi a supporto della gestione delle tasse automobilistiche per conto della Regione Veneto e che ha recentemente partecipato e vinto la gara indetta per l'affidamento del servizio da parte della Regione Marche. Gefil aveva proposto ricorso per annullare la delibera della Giunta Campania con la quale si stabiliva una convenzione triennale con Aci in materia di tasse automobilistiche regionali bypassando, secondo la societa' del Gruppo Corvallis, qualsiasi forma di confronto concorrenziale. Gefil ha ritenuto, infatti, che "l'accordo tra Regione Campania e Aci fosse lesivo dei principi di concorrenza, economicita', imparzialita', parita' di trattamento, trasparenza e proporzionalita' e che dietro la convenzione si nascondesse uno schema contrattuale sostanzialmente di appalto". Il Consiglio di Stato, riconoscendo che "la collaborazione tra amministrazioni non puo' trasformarsi in una costruzione artificiosa che ha l'effetto di eludere le norme sulla concorrenza in tema di affidamenti pubblici", ha rilevato che l'affidamento diretto operato da Regione Campania a favore di Aci non rispettasse le condizioni necessarie per poter giustificare l'omissione della gara pubblica. La sentenza ha evidenziato che "sotto la veste di un partenariato pubblico-pubblico pare celarsi l'affidamento di un servizio secondo lo schema dell'appalto o della concessione e che dovrebbe, dunque, presupporre il previo espletamento di una gara pubblica". Il costo annuale del servizio svolto da Aci ammonta a quasi 3,5 milioni di euro a forfait, piu' compensi a consumo per centinaia di migliaia di euro, mentre il costo annuale del servizio svolto da Gefil per la Regione Veneto e' di 2,1 milioni di euro comprensivo di utile. Stabilendo che Aci pare offrire i servizi "in palese concorrenza con imprese quali Gefil", i giudici del Consiglio di Stato hanno deciso di sospendere il giudizio in attesa di una definitiva pronuncia della Corte di Giustizia Ue relativamente al rispetto delle leggi europee sulla concorrenza della norma regionale della Regione Campania che consente l'affidamento diretto senza gara dei servizi in questione all'Aci. n merito Vincenzo Serio, presidente Gefilm ha dichiarato: "E' una pronuncia storica poiche' si chiarisce che l'affidamento dei servizi di riscossione e di gestione del bollo auto devono avvenire in una situazione di libero mercato e non di monopolio. Attendiamo ora la decisione della Corte di Giustizia europea ma l'ordinanza del Consiglio di Stato costituisce gia' un segnale importante per tutte le aziende del settore che hanno investito negli anni in tecnologia e risorse umane e che, finalmente, potranno proporre alle Regioni le proprie soluzioni con sicuri risparmi di risorse pubbliche, a tutto beneficio dei cittadini".