Federfarma lancia l'allarme. In una nota si occupa del destino delle farmacie rurali.
«Nelle piccole comunità dell’entroterra» spiega Mario Flovilla, presidente di Federfarma Campania, «ormai sempre più prive di servizi, la farmacia è l’unico presidio di prossimità, non solo sanitario. Sostenere con interventi economici complessivamente modesti la farmacia rurale sussidiata, significa fattivamente aiutare quelle piccole comunità, frapponendo un ostacolo al processo di desertificazione delle aree interne. Ho esortato il presidente della giunta regionale della Campania affinché si approntassero adeguati interventi di sostegno delle farmacie rurali sussidiate, mediante provvedimenti integrativi di quelli nazionali, sull’indennità di residenza».
«La farmacia rurale sussidiata, al di là del termine burocratico, - ha sottolineato Flovilla - è quella che opera in un Comune di non più di 3.000 abitanti (in Campania ve ne sono 277)”.
In tale prospettiva il presidente di Federfarma Campania ha chiesto che finalmente si procedesse all’approvazione di una legge regionale in materia della quale la Campania, tra le poche in Italia, è priva. Nelle more Mario Flovilla ha invocato la proroga (entro il 31 dicembre 2021, termine utile per la presentazione delle istanze) del DCA 47/2019, per tamponare – nel biennio 2022/2023 – la mancanza di una disciplina campana e la conseguente applicazione della normativa nazionale, che prevede l’indennità di residenza in misura irrisoria.