Sfregiato per un bus che non partiva, centrato in pieno volto da un bicchiere rotto da un balordo, il bandito di turno. Follia e violenza. E la vittima è ancora una volta è un lavoratore del pubblico trasporto. Succede a Napoli e l’indignazione è tanta per quanto accaduto. Ha rilasciato le prime dichiarazioni Vincenzo Lucchese. Non era mai successo nulla di simile in 19 anni di servizio, racconta Ezio, così chiamato dagli amici. Due sere fa il conducente di un automezzo dell’Anm è finito in ospedale. Colpito al volto con le lame di vetro di una bicchiere rotto lanciate all’altezza dell’occhio sinistro. Trenta punti di sutura. L’aggressore pretendeva che l’autista mettesse in moto e partisse con l’autobus, nonostante la tabella di marcia prevedesse una sosta al capolinea di piazzale Tecchio: «Parti, fai presto». Gli aveva intimato. Un episodio che ha scatenato le reazioni dei dipendenti
«Basta violenze sul lavoro, proclameremo un nuovo sciopero di 24 ore - annuncia l’Usb - per chiedere maggiore prevenzione per la salute e adeguata sicurezza sui mezzi, nelle stazioni e ai capolinea».
«Siamo stanchi di subire disservizi - sottolinea Adolfo Vallini (Usb) - e l’incapacità gestionale di chi è ad- detto alla circolazione dei mezzi, al personale e alla sicurezza». Lucchese in ospedale ha ricevuto la visita del sindaco Luigi de Magistris e dell’amministratore dell’Azienda, Alberto Ramaglia. In una nota, l’Azienda Napoletana Mobilità puntualizza che l’episodio «non è da attribuirsi ad alcun ritardo del servizio, ma si tratta di pura violenza e follia.
Ezio ha raccontato di aver subito un episodio spiacevole sette anni fa, con minacce di morte e persino di essere dato alle fiamme, però non si era mai passato dalle parole ai fatti. Nel suo racconto l’autista napoletano ha raccontato che, mentre attendeva l’orario per partire con il suo bus, l’aggressore, che era seduto su una panchina in piazzale Tecchio, si è avvicinato e con un modo di fare molto sgarbato gli ha chiesto l’orario di partenza della corsa. Alla domanda Ezio ha risposto che bisognava aspettare ancora un po’ di tempo. A quel punto l’aggressore ha iniziato ad andare in escandescenze lo ha seguito nel bar che Ezio frequenta, come molti dei suoi colleghi, per prendere un caffè prima di partire con il bus della linea R6 per Pianura. In quel momento l’aggressore è piombato addosso all’autista con un bicchiere. Lo ha centrato al volto. Senza pietà. Senza motivo.
Siep