Dolore ai funerali di Emmanuele Pirozzi, il 23enne napoletano morto precipitando da un’altezza di almeno 18 metri dopo essersi arrampicato sull’obelisco in piazza San Domenico Maggiore. L'addio al giovane per amici e parenti è avvenuto nella Chiesa Nostra Signora del Sacro Cuore, in via Scala al Vomero. Il funerale è stato celebrato dal parroco Marco Beltratti.
La Procura di Napoli intanto ha aperto un’inchiesta, forse si è trattato di una sfida da filmare e da postare su Facebook. E così stava accadendo solo che ad un certo punto il ragazzo aveva gridato: “Aiutatemi, non riesco a scendere”. Il ragazzo subito dopo ha perso l’equilibrio ed è caduto giù. Tutto ripreso frame dopo frame dai suoi amici e tante altre persone che stavano trascorrendo una serata spensierata in piazza.
I carabinieri hanno sequestrato tutto filmati e commenti a corredo e hanno interrogato i testimoni e soprattutto gli amici con il quale Emmanuele aveva appena finito di festeggiare il compleanno di uno di loro. Secondo quanto ricostruito ci sarebbe stata una sfida di Emmanuele con gli amici per l’arrampicata sull’Obelisco e la scena avrebbe dovuto essere ripresa e postata su Facebook. Una scalata tragicamente rivelatasi mortale.
“Stavamo scherzando e lui si è diretto verso l’obelisco dicendo che sarebbe arrivato in cima e che la sfida avrebbe fatto il giro della rete”, ha raccontato uno degli amici ai carabinieri. Aggiungendo: “Abbiamo fatto una cretinata, avevamo bevuto,, manu voleva fare una sfida, una sfida maledetta ripresa co i nostri telefonini mentre tutti noi sotto ridevamo”.
Intanto amici e familiari si interrogano su quel gesto pericoloso e sconsiderato di Emmanuele, studente al Conservatorio di San Pietro a Majella, residente al Vomero con i genitori e la sorella, descritto come un giovane dal carattere mite, non il tipo da gesti di questo tipo. Non si capacitano del perché abbia deciso di arrampicarsi su un monumento rischiando la vita, fino a perderla.
Simonetta Ieppariello