Era un ragazzo solare, Emanuele Pirozzi, il ragazzo precipitato dall’obelisco di Piazza San Domenico dopo una bravata con gli amici.
La sua grande passione era la musica. La sua chitarra. Le note. Il tempo trascorso in spensierata compagnia con i suoi amici. Di piazza in piazza nella sua Napoli. Ero uno dei tanti studenti del conservatorio di San Pietro a Maiella che bazzicava la zona del centro storico di Napoli. Piazza Bellini, piazza del Gesù, piazza san Domenico Maggiore.
Le indagini sono ancora in corso per ricostruire l'esatta dinamica. Il 23enne è morto a causa della violenta caduta mentre era in compagnia con degli amici.
Secondo la prima ricostruzione dei carabinieri intervenuti sul posto pochi attimi dopo le 2.30, orario dell’incidente, il 23enne si trovava insieme a un gruppetto di amici per festeggiare il compleanno di uno di loro. Una birra, una sigaretta, una chiacchierata in una serata di giugno.
Poi qualcosa sarebbe scattato nella mente di Emanuele. Ha deciso improvvisamente di arrampicarsi lungo l’obelisco, sfidando il destino, mentre gli amici lo riprendevano con i cellulari. Tutto filmato, frame dopo frame. A metà della sua arrampicata, un giramento di testa o forse un piede messo in fallo. Emanuele ha così perso l’equilibrio e si è schiantato al suolo. Troppo gravi le ferite, intuile la corsa in ospedale. Poco dopo il ragazzo è morto. Il giovane, che ha riportato politraumi gravissimi in tutto il corpo, compresa la testa, è stato soccorso dagli operatori del 118 poco dopo le 2.30. Nonostante la corsa al Loreto Mare, non c'è stato nulla da fare. I filmati sono stati acquisiti dai carabinieri che procedono alle indagini e la salma del 23enne, come disposto dal magistrato, è stata trasferita al Secondo Policlinico di Napoli per procedere agli esami autoptici che potranno anche chiarire se la vittima avesse assunto alcool.