La donna boss che voleva diventare un uomo potrebbe essere stata uccisa per una questione di soldi. Un ammanco di 40mila euro. Dietro l’omicidio di Giovanna Arrivoli, uccisa e sepolta, potrebbe esserci questo motivo, come svela il portale internapoli.it. La donna gestiva un bar nella ‘219’ a Melito, e quel bar - ipotizzano gli investigatori - era una sorta di appoggio di soldi e droga per conto del clan Amato-Pagano. Tutto ruoterebbe intorno a quel locale e all’attività parallella che lì si svolgeva il mistero della morte di Giovanna Arrivoli. Un mistero che si innesta in un momento di particolare tensione all’interno del sodalizio a seguito della fuoriuscita di Elia Cancello, 31 anni, che secondo le prime notizie investigative si sarebbe messo in testa di vendicarsi del clan che l’ha demansionato spingendolo ad allontanarsi dalla cosca. Un momento di particolare tensione all'interno dei clan che lottano per il controllo delle piazze di spaccio a Napoli.
Redazione Na