Fortuna, Titò accusa: Chicca l'ha uccisa l'amichetta del cuore

Inferno Parco Verde ancora accuse, nomi e forse depistaggi nel palazzo degli orrori

Dopo gli orrori e le morti alla fine scatta l'inferno delle accuse. Dei nomi. Dei sospetti che si intrecciano tra i piani di quel palazzo da cui due anni fa una bimba volo giù dall'ottavo piano. Ancora un colpo di scena tra verità e tentativi di depistaggio delle indagini che mirano a scoprire il colpevole di quell'atroce delitto ma anche degli abusi sessuali su una bimba. L’ultimo colpo di scena - o forse uno dei tentativi di depistaggio - nell’inchiesta sulla tragica fine della bimba del Parco Verde è partito dalle dichiarazioni di Raimondo Caputo, unico indagato per gli abusi e l’omicidio di Chicca che accusa l'amichetta del cuore di Fortuna. Secondo il presunto orco la prima figlia di Marianna Fabozzi avrebbe ucciso Chicca. Una di quelle tre bimbe viene additata dell'omicidio, le stesse che lo accusano di abusi sessuali su se stessi e dell'omicidio di Chicca.

Intanto l'attuale avvocato difensore di Raimondo Caputo, Paolino Bonavita, spiega: "il mio assistito è solo un capro espiatorio. Ogni accusa verrà smentita. Mancano prove e verità in questo processo che mi sembra sia diventato un processo più mediatico che giudiziario". Intanto lo stesso avvocato Bonavita annuncia la richiesta di trasferimento in altro carcere per il suo assistito da Poggioreale ad altra struttura.

Ogni giorno una verità. Vera o presunta tale. Caputo pochi giorni fa aveva detto che erano state Marianna e sua figlia ad uccidere la piccola. Poche ore dopo, la piccola viene tirata fuori dalla scena del delitto. Lo stesso Caputo avrebbe spiegato che sono tanti i medicinali che gli vengono somministrati e che gli creerebbero non pochi problemi per ricordare con lucidità fatti e particolari. Insomma, attualmente le dichiarazioni ufficiali di Caputo accusano la sola Fabozzi, ex compagna, che avrebbe ucciso la piccola forse per l'odio nutrito verso sua madre, Mimma Guardato.

Simonetta Ieppariello