Izzo, da Scampia alla serie A. Ora il sogno rischia di svanire

Dalle case dei puffi a Coverciano: il talento nella bufera delle mani del clan sulle partite

Quando Armando aveva 9 anni tirava calci a un pallone per quelle strade del «Terzo Mondo» o rione delle «case dei puffi», la gente aveva già capito tutto che quello sarebbe stato un talento, un calciatore da A. La voglia di sfondare. Sacrificio, impegno e voglia di arrivare. Fino alla Nazionale. Il talento e la forza di volontà per farlo. Fino a diventare un difensore degli azzurri. 

Questa è la storia di Armando Izzo. Da Scampia, sempre più ombelico del mondo del calcio napoletano come dimostrato da Ciro Ferrara e Fabio Cannavaro, al top. Tutto partendo dalla scuola calcio Arci di Scampia fino ai massimi livelli di serie A e nazionale. È un viaggio lungo quello di Armando Izzo, un viaggio che lo ha portato dai campi polverosi di Scampia a quelli verdi di Coverciano. “Sono felice di essere qui. Farò di tutto per essere nel gruppo che andrà in Francia”, aveva detto qualche giorno fa a Coverciano.  Ora il sogno rischia di svanire.

Redazione Na