Percepivano l'assegno sociale dall'Inps pur essendo residenti all'estero. Una vera e propria truffa, ban artata, costata alle casse dello Stato 16,5 milioni di euro. È quanto hanno scoperto i finanzieri del Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie, nell'operazione denominata «Italians Out» che ha portato alla denuncia di 517 persone per il reato di truffa continuata ai danni dello Stato e della collettività. I falsi residenti riscuotevano l'assegno attraverso l'accredito sul conto corrente oppure tornando saltuariamente in Italia al solo scopo di ritirare le somme allo sportello. L'operazione, che ha riguardato 19 regioni, oltre all'avvio del recupero di quanto indebitamente percepito, consentirà un risparmio alla casse dello Stato pari a circa 3 milioni di euro annui. I maggiori picchi di irregolarità sono stati scoperti in Sicilia (3,7 milioni di euro e 123 denunciati), Campania (3,4 milioni di euro e 98 denunciati), Calabria (quasi 2,4 milioni e 75 denunciati), Lazio (1,6 milioni di euro e 48 denunciati), Puglia (900mila euro e 29 denunciati), Abruzzo (830mila euro e 32 denunciati) e Umbria (oltre 550mila euro e 9 denunciati).
Redazione Na