Aveva ceduto parte degli spazi del suo bar-tabacchi a un’altra persona, che però all’interno del locale svolgeva un’attività non autorizzata di raccolta scommesse. Per questo motivo prima i Monopoli e poi il Tar hanno stabilito e confermato la revoca della concessione per la rivendita di generi di monopolio.
E’ quanto si legge nella sentenza pubblicata oggi dal tribunale amministrativo campano. Il titolare del locale in provincia di Napoli, spiegano i giudici, aveva “il dovere di esercitare sul suo locale la doverosa vigilanza allo scopo di scongiurare” che venissero perpetrate attività illecite. La persona che si occupava della raccolta scommesse, riporta Agipronews, era però collegata a un bookmaker maltese che “risulta concessionaria dello Stato italiano ma solo per la raccolta online”.
Il Collegio ricorda come “l’attività di raccolta di sommesse sportive con vincita in danaro non costituisce attività libera o liberalizzata, poiché in ossequio alla normativa vigente il gioco con vincita in denaro può essere raccolto dai soggetti titolari di valida concessione rilasciata dall’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato” e che “correttamente l’Amministrazione, con il provvedimento impugnato, ha fatto applicazione” di quanto previsto dal Capitolato d’oneri della ricevitoria. Tra gli obblighi da osservare, sottolinea il Tar, c’è quello che stabilisce il divieto di porre in essere, anche all’esterno dei locali della rivendita, attività illecite in materia di giochi, tali da integrare ipotesi di reato o illecito amministrativo”.
Redazione Na