Omicidio Fortuna: il presunto orco resta in carcere

Il Riesame non accetta la richiesta di scarcerazione per Raimondo Caputo

Domani intanto saranno sentite le tre bimbe figlie di Marianna Fabozzi, compagna di Caputo, per la prima udienza dell'incidente probatorio.

Raimondo Caputo resterà ancora in cella. L’ha deciso il Tribunale del Riesame di Napoli che ha quindi confermato le accuse nei confronti del presunto autore della violenza e dell’uccisione della piccola Fortuna Loffredo, la bimba di sei anni morta nella caduta dell’ottavo piano dell’edificio del Parco Verde di Caivano(Napoli).

Le motivazioni saranno depositate nei prossimi giorni. 

Intanto domani, alle 14,30, presso il Tribunale di Napoli Nord ad Aversa, si terrà la prima udienza dell'incidente probatorio, nel corso della quale verranno ascoltate di nuovo le tre figlie di Marianna Fabozzi. Le baby testimoni che inchioderebbero con le loro dichiarazioni il presunto orco. L'interrogatorio avverrà  un ambiente protetto,  alla sola presenza del gip e di uno psicologo che dovrà mediare le domande. Le tre bambine risponderanno in ambiente separato dagli interessati e dai familiari, che non potranno interagire con le piccole.

L'avvocato Salvatore Di Mezza, difensore di Titò, aveva chiesto la scarcerazione per l'accusato. La tesi sostenuta per ottenere la scarcerazione di Caputo era basata sul fatto che l'uomo era accusato del grave delitto da una bambina, che da circa quattro anni è seguita a scuola da un docente di sostegno, condizione che non avrebbero reso attendibili le sue dichiarazioni.

Una tesi non condivisa e non accolta dal procuratore aggiunto Domenico Airoma e il pubblico ministero Claudia Maone, i magistrati della Procura di Napoli Nord che conducono la delicatissima indagine che ha scatenato la tensione alle stelle nelle palazzine del parco.


 

Redazione Na