Omicidio Amelio, in manette gli esecutori ed i mandanti

L'imprenditore ucciso per aver ostacolato gli affari del clan Polverino

I carabinieri del nucleo investigativo di Napoli hanno eseguito una ordinanza cautelare di applicazione della custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del tribunale di Napoli su richiesta della direzione distrettuale antimafia nei confronti di Cammarota Salvatore Gaetano D'Ausilio, Claudio de Biase, Liccardi Salvatore, Polverino Giuseppe, Simioli Salvatore ritenute responsabili, secondo la ricostruzione opreata dal giudice, di aver concorso il 10 ottobre 2006 nell'omicidio di Amelio enrico, imprenditore edile, esplodendo al suo indirizzo numerosi colpi di arma da fuoco uno dei quli gli recideva l'arteria femorale cagionandone la more. Il gip nell'ordinanza cautelare emessa ricostruiva l'omicidio di Amelio enrico anche grazie alle dichiarazioni di collaboratori di giustizia un tempo facenti parte del clan Polverino che hanno consentito di individuare le responsabilità di mandanti ed esecutori disvelando la reale causa dell'azione ovverosia l'intromissione di Carandente Tartaglia Leonardo, zio materno dell'Amelio, in una rilevante trattativa immobiliare avente ad oggetto la compravendita di alcuni fondi che avevano suscitato l'interesse del clan Polverino. L'ordinanza cautelare è stata emessa nei confronti dei soggetti ritenuti esecutori materiali e mandanti dell'omicidio

Redazione