La moglie del presunto orco aveva da poco varcato la soglia della struttura detentiva puteolana, quando è stata aggredita. Era il 5 maggio scorso. In quattro l'hanno salvata dal linciaggio, riportando ferite fortunatamente lievi. Per le agenti intervenute il Cosp non solo chiede un encomio solenne, ma addirittura un avanzamento di grado.
Un encomio solenne per le agenti che hanno salvato dal linciaggio Marianna Fabozzi, la moglie di Raimondo Caputo, il presunto orco della piccola Fortuna Loffredo al parco Verde di Caivano. A chiederlo è il Cosp, il coordinamento sindacale penitenziario, attraverso una nota inviata al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e al capo del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. Un gesto «eroico plurale», così è stato definito l'intervento delle agenti che hanno sottratto la Fabozzi dall'ira di alcune detenute nel carcere di Pozzuoli.
Secondo il sindacato delle agenti della penitenziaria, il pronto intervento contro un gesto che è stato definito «ignobile e vigliacco di alcune ristrette contro la reclusa» merita la massima attenzione. «In queste occasioni, dimostrare coraggio, sprezzo del pericolo, sentimento di elevata professionalità e attaccamento al dovere esige una contro risposta dalla propria amministrazione - spiega il segretario nazionale del Cosp, Domenico Mastrulli, che aggiunge - Un plauso va a tutto il Comando della polizia penitenziaria del distaccamento femminile di Pozzuoli che ha diretto, seguito e pianificato le operazioni successive a tutela della sicurezza e dell'immagine della propria amministrazione sotto il diretto intervento dell'autorità dirigenziale del penitenziario puteolano».Appena pochi giorni prima, il marito di Marianna Fabozzi aveva subito la stessa sorte aggredito dai detenuti e salvato dagli agenti.
«Dietro quelle mura ci sono eroi silenziosi».Conclude la nota.
Redazione Na