Quel tritolo trovato nel barese serviva per uccidere il procuratore Giovanni Colangelo. A rivelarlo i collaboratori di giustizia. La notizia è stata rivelata agli inquirenti della Dda di Bari da un collaboratore di giustizia vicino alla Sacra Corona Unita ma di origini napoletane che in cella, alla fine del 2015, sarebbe entrato in contatto con uomini della Camorra che parlavano di un agguato al magistrato. Di fatto sono stati sequestrati 550 grammi di esplosivo letale, nascosto sotto un albero, di fronte al cancello della tenuta di un boss di Gioia del Colle (Bari). Ora è in carcere per questo caso con altre 4 persone. E proprio a Gioia del Colle, stando alle dichiarazioni del pentito, sarebbe dovuto avvenire l'attentato. Il clan che lo stava progettando aveva infatti studiato gli spostamenti di Colangelo fra Puglia e Campania e avrebbero colpito a Gioia, dove il capo della Procura di Napoli abita.
Redazione