Camorra: donna torturata, uccisa e buttata in una fossa

Giovanna Arrigoli era vicina al clan degli scissionisti

La 41enne era considerata vicina al mondo degli scissionisti dei Di Lauro, la cosca degli Amato-Pagano, ed era anche stata arrestata per vicende di droga, poi scarcerata alcuni anni fa

Torturata. Uccisa. Buttata in un fosso. Dietro quel fabbricato mai finito e abitato da rom. Un rigattiere a caccia di ferro ha trovato quel corpo che i suoi killer avevano tentato di nascondere coprendolo con della terra in un fosso in via Giulio Cesare a Melito, in provincia di Napoli. Giovanna Arrigoli, 41 anni, è stata sparata tre volte due alla testa uno al torace.

La sua scomparsa era stata denunciata il 7 maggio da una donna che viveva con lei. I carabinieri indagano probabilmente in direzione dei clan dei quartieri di Napoli e di Scampia e Secondigliano, che gestiscono la 'piazza' dello spaccio vicino al bar dove lavorava la Arrigoli

La 41enne era considerata vicina al mondo degli scissionisti dei Di Lauro, la cosca degli Amato-Pagano, ed era anche stata arrestata per vicende di droga, poi scarcerata alcuni anni fa. Nel mirino degli investigatori per l'omicidio è il mondo della droga. Il cadavere della donna è stato scoperto da un passante. Il corpo era riverso a faccia in giù, semicoperto da terra, in un fosso.

Redazione Na