Opifici irregolari con lavoratori in nero, scattano i sigilli

Chiusi dai carabinieri due stabilimenti a San Gennaro Vesuviano

Gli agenti del Commissariato di Polizia di San Giuseppe Vesuviano hanno effettuato nella giornata di ieri due controlli presso altrettanti opifici. Nel primo ad essere controllato, in San Gennaro Vesuviano, alla via Ferrovia, i poliziotti si sono avvalsi della collaborazione del Nucleo Prevenzione Crimine Campania, dell’ASL NA 3 di Pomigliano D’Arco, dell’Ispettorato del Lavoro, nonché personale INPS. All’ingresso nella fabbrica, i poliziotti hanno constatato la presenza di 18 persone intente a lavorare alle rispettive postazioni di lavoro. I poliziotti hanno identificato il titolare della ditta, un 43enne del Bangladesh, residente in Palma Campania (NA). La fabbrica ubicata al piano terra di un edificio in un unico locale di circa 160 mq, con annesso bagno di servizio; all’interno erano installate 30 macchine da cucire, 4 tavoli con ferri da stiro e numerosi  capi sia in lavorazione che lavorati. Spazi angusti ed insufficienti per il normale movimento dei lavoratori, 11 dei quali non erano in regola con la documentazione obbligatoria; 10 sono risultati clandestini

Nel secondo opificio, distante pochi numeri civici, i poliziotti hanno accertato la presenza di 16 persone, intente a lavorare. All’interno vi erano 29 macchine da cucire, nonché una taglierina e due postazione da stiro, svariati i capi di abbigliamento in lavorazione nonché già lavorati. I poliziotti hanno sospeso l’attività imprenditoriale in quanto 6 lavoratori su 16 non erano in regola con la documentazione obbligatoria. Dai successivi accertamenti, 8 lavoratori, sono risultati sprovvisti di qualsiasi documento identificativo e permesso di soggiorno, e quindi denunciati in stato di libertà.

 

Redazione