"Non le ho mai minacciate e né chiesto soldi per la loro attività. Stipulavo contratti di affitto regolari per conto dei proprietari. Le aiutavo a trovare casa, le accompagnavo a fare shopping o le aiutavo nei lavori domestici, ma non ho mai preso soldi dalla loro attività di prostituzione".
Si è difeso così il 44enne accusato di essere il manager del sesso dagli investigatori che hanno stroncato un giro di prostituzione. Nei guai sono finiti alcuni pensionati, come un 75enne di Chiaravalle, un 74enne di Senigallia e una nonnina di 73 anni di Montemarciano che affittava alle prostitute due appartamenti.
Le squillo, secondo gli investigatori, dovevano pagare 50 euro al giorno per l'affitto (ben oltre i 600 mensili dichiarati) e i proprietari arrivavano a trattenere circa 1200 euro per ciascuna di loro. C'è chi si prostituiva fino a 10 volte al giorno, chiedendo dai 50 ai 100 euro a prestazione.
Alcune erano disposte al sadomaso pur di soddisfare i clienti di ogni fascia d'età.