Chiede il pizzo, ma viene picchiato dal commerciante

Prova a imporre il racket, ma riceve calci e pugni. E' accaduto a un 19enne

L'episodio a San Giuseppe Vesuviano

Per chiedere il “pizzo” è necessario uno spessore criminale notevole o si deve far parte di un clan della camorra. In caso contrario si va incontro a inconvenienti, a volte spiacevoli per lo stesso criminale. E' accaduto a Carlo Sepe, 19 anni, già noto alle forze dell'ordine per una serie di piccoli reati. Ha tentato il salto di qualità. Si è recato in un bar ha chiesto al commerciante 500 euro. Per tutta risposta ha ricevuto un secco “no”. E dopo le insistenze – e l'estrazione di un coltello - è stato anche picchiato. I carabinieri di San Giuseppe Vesuviano lo hanno arrestato in clinica mentre, sotto falso nome, si faceva medicare per le ferite riportate durante la colluttazione con il barista. Ora è in cella a Poggioreale. L'accusa è grave: tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.