Vacanze da sogno, feste anche a base di ecstasy e follie con i soldi dell'8 per mille destinati alla carità e all'evangelizzazione della diocesi di Montecassino. Il denaro, secondo l'accusa, veniva prelevato o dirottato sui depostiti personali di Pietro Vittorelli, l'ex mondanissimo abate, classe '62, finito sul registro degli indagati con l'ipotesi di appropriazione indebita e riciclaggio. Sotto accusa, con lui, il fratello Massimo, manager e titolare dei conti nei quali, dal 2008 al 2013, sarebbero stati trasferiti i fondi della diocesi.
Sembrerebbe che l'Abate riusciva a spendere anche 34mila euro al mese, viaggi, hotel e acquisti. Ieri i militari del nucleo di polizia valutaria della Finanza, guidati dal generale Giuseppe Bottillo, hanno eseguito un sequestro di oltre 588 mila euro.
Redazione