Contromano in tangenziale. Livia era seduta, sveglia e lucida

La 22enne morta, il giallo del Dj che decise di correre contromano in auto in tangenziale

Era sveglia, lucida e, al momento dello schianto contromano a 200 all'ora, era seduta. Stava dietro, sul lato destro dell’auto, non era sdraiata - lo ripetiamo - ma seduta e vigile. In quelle trenta pagine del dottor Mascolo, depositate in Procura sulla morte di Livia Barbato, c’è almeno una certezza: Livia non era drogata, non dormiva, non era stata immobilizzata. Ha visto tutto. Sono le prime conclusioni ricavate dall’autopsia sul corpo della fidanzata di Nello Mormile, il dj protagonista di un’inversione a «u» in tangenziale la scorsa estate, che ha provocato la morte, oltre della 22enne, anche dell’agente di commercio Aniello Miranda (l’uomo che viaggiava nel senso giusto, sulla corsia di sorpasso). Il deposito dell’autopsia sul corpo di Livia si aggiunge alla perizia tossicologica depositata di recente: era cosciente quando Mormile ha incrociato a duecento all’ora un tratto della tangenziale contro senso. Il dj Nello Mormile e la sua fidanzata Livia non erano drogati, avevano bevuto alcol ma erano comunque in possesso delle proprie facoltà, la notte del 25 luglio scorso. Un giallo che potrebbe essere «risolto» solo dalla decisione di Nello Mormile di raccontare cosa avvenne quella notte.

Redazione