Penalisti in sciopero per richiamare l'attenzione sullo stato del sistema penitenziario italiano. La giornata di mobilitazione è prevista per domani a Napoli. Al loro fianco anche il sindacato di Polizia Penitenziaria “S.PP.” «Da settimane, in questa torrida estate – afferma Aldo Di Giacomo, segretario generale Sindacato Penitenziari - la situazione nelle carceri del Paese per il personale di polizia penitenziaria e i detenuti è diventata insostenibile. Sono sempre più numerosi i casi di aggressione agli agenti, di rivolte e risse tra detenuti, di suicidi e morti in cella. Abbiamo ampiamente messo in guardia l’Amministrazione Penitenziaria e il Ministero della Giustizia sulla situazione esplosiva che l’afa degli ultimi giorni sta aggravando».
Di Giacomo ha inviato una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dicendosi convinto che il Presidente resta l’ultimo baluardo di tutela di uomini e donne in divisa che tutti i giorni mettono a rischio la propria vita e di tutela dei detenuti, condividendo la necessità, espressa dai penalisti, che si adottino «i provvedimenti necessari a rendere i nostri istituti detentivi, e la vita che in essi si svolge, conformi alle leggi nazionali e sovranazionali, e degne di uno stato democratico occidentale».
Non possiamo ulteriormente tollerare l’assenza di iniziative da parte dell’Amministrazione Penitenziaria e del Ministero della Giustizia.
Il segretario del S.PP. ha reso noto che se nei prossimi giorni non interverranno provvedimenti concreti ed efficaci “ci vedremo costretti ad una clamorosa azione di protesta davanti al Quirinale”.