Contro i cinghiali, niente paura: basta procurarsi uno spray a base di pipì di leone e il gioco è fatto. Cinghiali in fuga e lontani da case e coltivazioni. Sentono l'odore di un predatore si tengono alla larga. Come? Vi sembra una sciocchezza? Effettivamente non è troppo convincente. Anche perché, ci chiediamo: dove si vende lo spray con la pipì del re della foresta. E soprattutto: chi la produce? Insomma, siamo abbondantemente nella zona bufale, non gli animali però...
Ma le soluzioni – anche le più improbabili, ma vere – per mettere fine all'emergenza cinghialesca, non mancano. Ce n'è un'altra. Naturale, ma meno esotica: il peperoncino verde forte. Viene tritato in polvere e disseminato intorno al campo da difendere. Una soluzione adottata in Piemonte, sembra con un certo successo.
In Piemonte, provincia di Alessandria, si sono inventati anche un altro sistema: sostanze naturali puzzolenti per tenere lontani gli ungulati dalle coltivazioni. Funzionerebbero anche contro i caprioli. Il punto è: se abitate a pochi passi dal vostro terreno non solo dovrete convivere con i cinghiali, ma anche con il fetore che li tiene a distanza. Scegliete il male minore. Se esiste.
Non mancano i dissuasori che emettono onde ultrasoniche. Di varia potenza, naturalmente.
E invece, alla Regione Campania, un gruppo di giovani ha presentato un altro progetto: le gabbie. Una sorta di trappola capace di attirare i cinghiali e catturarli. Non immaginate una gabbia per topi. Qui siamo a livello di alta tecnologia. Comunque sempre una gabbia resta.
Insomma, di tutto di più. Oltre alla soluzione forte: armare i cacciatori e dare il via a una serie di abbattimenti indiscriminati. Ma è una soluzione che non piace ai gruppi animalisti e – chiaramente – al Wwf.
Nel frattempo, però, l'emergenza diventa sempre più seria. I cinghiali si sono riprodotti con grande velocità sui monti della Campania (e non solo: è una questione nazionale). Oltretutto squilibrando parte del delicato ecosistema. E avvicinandosi – alla ricerca di cibo – sempre più in prossimità dei centri abitati.
Le denunce degli agricoltori si susseguono. Ora anche quelle dei cittadini, preoccupati per la presenza ormai costante di animali che proprio pacifici non sono. E pensare che prima dei forzati ripopolamenti non era poi così semplice trovare cinghiali sulle nostre montagne... E ora, pur di tenerli lontani, c'è chi pensa alla pipì del leone.