Preoccupa la soppressione delle squadre nautiche della Polizia

In Campania il provvedimento riguarda Napoli e Salerno

Chiusura di Presidi di Polizia in luoghi particolari e dislocati sulle coste italiane; spostamento ad altri incarichi di personale specializzato e con comprovata esperienza nel settore nautico, lasciando così sguarnito un settore delicatissimo...

Il dado è tratto.È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che sancisce la soppressione delle Squadre Nautiche della Polizia di Stato. In Campania il provvedimento riguarda Napoli e Salerno.

"Ebbene, il nostro giudizio non può che continuare ad essere contrario e fortemente critico di fronte all’atteggiamento impassibile ed immobile del Dipartimento della Pubblica Sicurezza che subisce la chiusura di un settore che sicuramente necessitava di una razionalizzazione e riorganizzazione ma non certamente di una chiusura totale.

Adesso chiediamo che almeno in questa fase di dismissione siano chiariti i tempi e le modalità dello smantellamento di un settore che a parere del COISP era strategico per l’espletamento delle funzioni istituzionali assegnate alla Polizia di Stato." La nota è della segreteria nazionale del Coisp, il cordinamnento perl'indipendenza sindacale delle forze do polizia. 

Il Dipartimento dovrà incontrarci per chiarire tempi, modi e garanzie per la mobilità del personale in servizio ad oggi presso le Squadre Nautiche.

Da chiarire anche altre previsioni contenute nel Decreto Legge. Oltre alla vigilanza dei litorali con le moto d’acqua, è infatti prevista la permanenza operativa dei mezzi nelle isole minori, nelle acque interne ecc.., pertanto è necessario al più presto precisare quando saranno emanati i decreti ministeriali per determinare come verrà strutturata, organizzata e pianificata l’operatività di questi uffici.

Una serie di quesiti ai quali pretendiamo al più presto delle risposte e delle garanzie, cominciando  dalla tutela del personale che ha operato per anni con dedizione e sacrificio in una specialità che ora viene dismessa senza alcuna remora e con l’acquiescenza incomprensibile dei vertici del Dipartimento.

Come più volte denunciato, gli effetti negativi di tale provvedimento sono molteplici e sono tutti “oggettivi” ovvero non possono essere visti in altro modo.

Chiusura di Presidi di Polizia in luoghi particolari e dislocati sulle coste italiane; spostamento ad altri incarichi di personale specializzato e con comprovata esperienza nel settore nautico, lasciando così sguarnito un settore che in molte Questure non può essere considerato di secondo piano.

Questo provvedimento legislativo sembra solo uno spot del Governo per far vedere che si stanno effettuando risparmi di spesa, ma andrebbe spiegato ai cittadini che razionalizzare, tagliare e/o accorpare Corpi di Polizia, non può essere fatto così senza un vero piano alternativo.

Nel decreto le competenze della Polizia di mare passano ad esclusiva competenza della Guardia di Finanza. Bene, ma a noi non risulta che verranno implementate le basi navali della stessa Guardia di Finanza, né tantomeno le dotazioni organiche. Dove verrà soppressa una Squadra Nautica rimarranno meno persone, meno imbarcazioni e quindi meno controllo del territorio!

Il Decreto cita: “…Fermo restando le funzioni e le responsabilità di ciascuna Forza di Polizia…”, quindi nel trattare alcune questioni come l’Ordine Pubblico, l’immigrazione ed i conseguenti controlli di stranieri l’Autorità di Pubblica Sicurezza non potrà operare autonomamente ma dovrà ogni volta interfacciarsi con il Corpo della Guardia di Finanza, con innegabile ritardi sull’immediatezza di intervento. Non smetteremo mai di cercare di far comprendere l’irragionevolezza di questo provvedimento."

Redazione Na