Pensioni: non c’è soluzione giusta senza equità sociale

La soluzione deve essere completa e complessiva

Intervento del segretario generale di Confintesa, Francesco Prudenzano

“Per le pensioni non c’è soluzione giusta senza equità sociale. Occorre rivedere l’insieme dei diritti acquisiti per adattarli, con proporzionalità, all’attuale realtà economica del Paese.” dichiara il Segretario Generale di Confintesa, Francesco Prudenzano.

“A giugno esprimemmo un giudizio tiepidamente positivo sulla proposta, che ora è in discussione e che allora non aveva neppure un nome, ma non ci immaginavamo che il Governo invitasse i lavoratori ad indebitarsi con le banche per anticipare l’età pensionistica. Renzi è andato oltre la nostra immaginazione” prosegue Prudenzano.

“Ribadiamo, con forza, quello che sosteniamo da tempo: la soluzione deve essere completa e complessiva, all’insegna dell’equità sociale, attraverso una modifica dei trattamenti pensionistici a qualsiasi titolo (compresi vitalizi, etc… per intenderci) che superi il falso principio dei diritti acquisiti e vada verso il principio della organicità della distribuzione dei redditi. Anche solo per questi motivi, senza voler entrare nel merito delle cifre, va la nostra assoluta contrarietà a questa pseudo riforma.” conclude Prudenzano.

Redazione