Patto per la Campania, ok ai fondi: ecco tutti gli interventi

Il Cipe ha assegnato alla Campania 2 miliardi e 700 milioni approvando il piano di Renzi e De Luca

A quasi quattro mesi di distanza dalla firma del patto per la Campania, primo atto del master plan per il Sud con il premier Matteo Renzi e il governatore De Luca presso la prefettura di Napoli, arriva ora il via libera ai fondi da parte del Cipe. Si tratta di una cifra che sfiora i due miliardi e settecento milioni, soldi da spendere entro il 2020. Il programma immaginato dal premier e dal presidente campano diventa dunque operativo; si va dalle grandi bonifiche all'impiantistica per il piano rifiuti e il ciclo delle acque. Ma sono previsti anche aiuti alle imprese e gli interventi per le Universiadi del 2019. Almeno 270 milioni saranno investiti per allestire il villaggio nell'ex Nato di Bagnoli e per altri lavori sugli impianti sportivi destinati a ospitare le Universiadi che si terranno fra tre anni a Napoli e in Campania. Ma la decisione più significativa del Cipe riguarda l'inserimento di Bagnoli in una Zona economica speciale (Zes) con i porti di Napoli e Salerno. Una «no tax area» capace di attrarre investimenti e avviare iniziative imprenditoriali. I finanziamenti statali serviranno a rendere possibili gli interventi programmati nei settori più diversi in Campania: infrastrutture, ambiente, scuola, ricerca, lavoro, sviluppo economico. Si tratta, infatti, di risorse del Fondo Sviluppo Coesione, l'ex Fas. Fondi immediatamente spendibili che l'assessore alle attività produttive Amedeo Lepore intende utilizzare per il credito d'imposta automatico sugli investimenti, operativo dal 30 giugno, per accedere al quale le aziende possono già presentare la domanda per il 2016. La seconda misura è la decontribuzione per le nuove assunzioni, che nella regione è stata elevata al 100%, rispetto al 40% del resto d'Italia. Nel Patto per la Campania c'è inoltre un riferimento alla politica industriale: si punta su aerospazio, agroalimentare, automotive e abbigliamento-moda. Le prime iniziative riguardano la ricerca e lo sviluppo per la Ge Avio a Pomigliano dove anche la Fca ha presentato una manifestazione d'interesse e per i giapponesi della Denso di Avellino che hanno avviato un programma di ultima generazione per condizionatori destinati all'automotive. Infine, la Nestlé rilancerà il suo piano di investimento nel Sannio.