Di elleti
Aumentano le temperature e aumentano anche le zanzare. Una equazione che non lascia scampo. Se a questo si aggiungono i dati del progetto Meteo Zanzare, sviluppato dalla Vape Foundation, non c'è da stare allegri.
La prima settimana di agosto ha fatto registrare nella nostra regione un aumento considerevole della temutissima zanzara tigre. Un più 21 per cento. La pelle di molti di voi ne avrà già provato le conseguenze.
I dati sono stati effettuati provincia per provincia. Utilizzando come campione rappresentativo per ciascun territorio un ettaro di terreno. E lì è stata rilevata la concentrazione di zanzare tigre.
L'indice potenziale di infestazione è pari a quattro. Quasi il massimo. Se continuano queste temperature la situazione potrebbe ancora peggiorare.
L'inverno poco freddo, le scarsissime precipitazioni nevose, hanno poi di fatto reso la situazione ancora più complessa.
Non c'è traccia – meglio specificarlo – della terribile zanzara zika, che ha invaso il Brasile (fino a mettere addirittura a rischio la partecipazione di molti atleti alle prossime Olimpiadi di Rio), e che è ad altissimo rischio soprattutto per le donne in gravidanza: provoca gravi malformazioni al feto.
L'organizzazione mondiale della sanità ritiene questa eventualità al momento moderata. Ma l'Italia, insieme alla Francia, è ritenuta la nazione più esposta. E per un motivo preciso: la presenza massiccia della zanzara tigre che è un vettore secondario dell'infezione: se punge una persona contagiata trasmette il virus a persone sane.
Per ora la zika resta confinata nel continente americano. E dopo il Brasile è arrivata anche in Florida, e su molte zone della costa ovest degli Stati Uniti.