Scuola, nuovi Pas per docenti precari di terza fascia

L'intervento di Sinistra Italiana

La nota congiunta del capogruppo alla Camera di SI Arturo Scotto, del senatore Peppe de Cristofaro e del coordinatore regionale del partito Tonino Scala.

"Occorre prevedere un nuovo percorso abilitante che premi, nella scuola, l'esperienza acquisita sul campo. Nella III fascia delle Graduatorie d'Istituto vi sono lavoratori precari che insegnano da anni con contratti a tempo determinato e che per varie motivazioni non hanno avuto la possibilità di partecipare al PAS del 2013, che hanno rappresentato l'occasione per migliaia di docenti di essere abilitati.  Sinistra Italiana chiede un immediato Decreto del Ministro che proroghi i termini del provvedimento precedente e consenta l'accesso ai PAS anche per i docenti di terza fascia". 

Lo scrivono in una nota congiunta il capogruppo alla Camera di SI Arturo Scotto, il senatore Peppe de Cristofaro e il coordinatore regionale del partito Tonino Scala. 

"Dopo l'approvazione della Legge 107/2015 si rende ancora più urgente la necessità di dare una risposta ai tanti lavoratori che si trovano nel limbo della III fascia e questo potrebbe avvenire con il riconoscimento d'ufficio dell’abilitazione all'insegnamento per coloro che hanno raggiunto i tre anni di insegnamento (180 giorni per tre annualità), in accordo con la Direttiva europea 36/2005. Mentre si chiede l'attivazione di nuovi PAS con cadenza annuale - per un periodo transitorio di anni 5 – che possano consentire l’abilitazione di tutti i docenti attualmente inseriti in Terza Fascia delle GI, che conseguiranno un periodo di servizio pari a 360 giorni, così come affermato dalla sentenza n. 2750/15 del Consiglio di Stato". Prosegue così la nota dei rappresentanti di SI, che fanno proprie le istanze dell'Associazione Nazionale Docenti per i Diritti dei Lavoratori.

"Il Tirocinio formativo attivo (Tfa) - concludono - non può essere la soluzione per questa categoria di lavoratori. Il Tfa, limitato nel numero di posti e nelle classi di concorso, con sbarramento all'ingresso, non è la risposta per chi da anni lavora in qualità di docente, molti anche con laurea Vecchio Ordinamento. Occorre valorizzare l'esperienza acquisita sul campo, perchè se questi lavoratori sono stati utili al corretto funzionamento della Scuola Pubblica, ora deve essere loro riconosciuta l'abilitazione all'insegnamento".