Sanità, Scala: De Luca difenda assistenza pubblica e cittadini

"Metta da parte gli annunci roboanti e le passerelle ospedaliere a favore di telecamere"

Il coordinatore regionale di Sel Tonino Scala, appare preoccupato per l'attuazione sia del cosiddetto decreto Balduzzi che del Decreto 70...

"Il presidente De Luca difenda il sistema sanitario campano. Metta da parte gli annunci roboanti e le passerelle ospedaliere a favore di telecamere e si impegni concretamente per rivedere il sistema di assegnazione delle risorse che, per come è attualmente concepito, rischia di radere al suolo la sanità pubblica in Campania”. Lo afferma il coordinatore regionale di Sel Tonino Scala, preoccupato per l'attuazione sia del cosiddetto decreto Balduzzi che del Decreto 70.

"La nostra Regione - ha ricordato - vive da troppi anni una mortificante mobilità passiva nel settore sanitario. Non si tratta solo ed esclusivamente di viaggi della speranza, ma troppo spesso andare fuori Regione è per i cittadini campani l'unico modo per curarsi, considerate le interminalibi liste d'attesa dovute ai tagli degli ultimi 10 anni, che hanno svilito grandi professionalità e strutture eccellenti. I centri d’eccellenza sono tanti, ma nonostante questo i campani con malattie che necessitano cure immediate sono costretti a migrare in altre Regioni per  bypassare le liste". 

“Oltre il danno - ha aggiunto - c’è poi anche la beffa: i nuovi decreti, affidandosi a formula matematica, dicono chiaramente che ogni anno, se il saldo della mobilità dei ricoveri (i viaggi della speranza, per intenderci) sarà negativo, ci sarà un taglio proporzionale di posti letto.

I posti letto tagliati andranno a favore di quelle Regioni che hanno avuto un saldo positivo di mobilità ospedaliera. E quindi più i cittadini campani sono costretti ad andare a curarsi fuori, più in futuro le possibilità di curarsi in Campania diminuiranno”.

"Non solo quindi i cittadini campani non vengono considerati oggi alla stregua di quelli delle regioni del nord, ma in futuro entreranno sempre meno soldi pro capite rispetto alle altre regioni, rendendo di fatto strutturale la migrazione sanitaria. SEL - ha concluso Scala - chiede con forza al presidente della Regione di difendere i cittadini che rappresenta, dicendo con chiarezza che questi atti incidono negativamente su una terra già di per sè penalizzata. Il sistema sanitario è al collasso, la chiusura di altri nosocomi e il taglio di ulteriore posti letto negherebbero il diritto alla cura previsto dalla Costituzione”.

Redazione Na