Ecco "l'esercito più piccolo del mondo"

A Torre Annunziata la proiezione di Gianfranco Pennone sulle Guardie Svizzere del Vaticano

L’autore riesce ad entrare in luoghi inaccessibili al pubblico, a stretta distanza con Papa Francesco in persona e nei cunicoli più nascosti di uno dei musei più importanti al mondo..

Si terrà martedì 24 maggio con inizio alle ore 18,30, presso il cinema teatro Politeama a Torre Annunziata, la proiezione e il dibattito, con ingresso gratuito,  del film "L'esercito più piccolo del mondo" di Gianfranco Pannone.

L'evento è promosso e organizzato da “Cortodino Premio Internazionale del Cortometraggio Dino De Laurentiis” ed è realizzato in collaborazione con la Basilica Madonna della Neve di Torre Annunziata e il Cinema Teatro Politeama. Dopo il saluto di Monsignor Raffaele Russo, Rettore della Basilica, e di Filippo Germano, Direttore di Cortodino, l'autore, Gianfranco Pannone,  risponderà alle domande del pubblico con interventi moderati da Salvatore Aulicino.

Sono stati molti i documentari italiani presentati fuori concorso alla Mostra del cinema di Venezia 2015. "L'esercito più piccolo del mondo", prodotto dal Centro Televisivo Vaticano, è forse il più curioso per il tema trattato.  Il regista  si avventura all’interno della scuola di addestramento delle guardie svizzere che presiedono la sede papale a Roma. Chi sono? Da dove vengono? Quali studi devono affrontare? Quali sono i loro ruoli all’interno dello stato clericale? Questi ed altri quesiti trovano una risposta lungo gli 80 minuti di pellicola che scorrono in maniera lineare e fluida senza mai annoiare lo spettatore.

Pannone  è bravo a mimetizzarsi senza essere invadente e a lasciare che la realtà accada davanti alle sue macchina da presa evitando filtri dovuti alla mancata spontaneità delle persone riprese. Evitando di focalizzare la sua attenzione su aspetti più introspettivi e personali legati a una tale scelta di vita, l’autore riesce ad entrare in luoghi inaccessibili al pubblico, a stretta distanza con Papa Francesco in persona e nei cunicoli più nascosti di uno dei musei più importanti al mondo, firmando così un lavoro riuscito, stimolante e abile nello schivare luoghi comuni o passaggi retorici e imparziali legati alla sfera religiosa.

Redazione Na