"La prima commissione Affari Istituzionali del Consiglio regionale ha ribadito il suo giudizio di ammissibilità sulla legge di iniziativa popolare per le persone con gravi patologie disabilitanti, superando così alcune questioni procedurali che si erano poste nella prima fase dell'iter di approvazione. Siamo pronti anche in Commissione Sanità e Sicurezza Sociale a ribadire il parere già espresso su questa proposta di legge che affronta finalmente quell'incongruenza burocratica che limita fortemente il diritto dei pazienti con gravi disabilità ad avere cure riabilitative adeguate e continuative".
È quanto dichiara, in una nota, il consigliere del Gruppo Italia Viva, Enzo Alaia, presidente della commissione Sanità e Affari sociali del Consiglio regionale della Campania. " In occasione della prima analisi del provvedimento - ha aggiunto - ho già avuto modo di esprimere il mio apprezzamento per i contenuti della proposta avanzata dal Comitato 'Diritto alla Cura'. I malati con patologie disabilitanti gravi non possono andare nelle Rsa per niente attrezzate a riceverli. Il ricovero in queste strutture, infatti, li farebbe peggiorare portando all'ospedalizzazione con un ulteriore aggravio di costi per la sanità pubblica. La proposta di legge popolare, invece, se approvata, supera queste incongruenze e dà una risposta concreta, efficace e definitiva alle condizioni di difficoltà nelle quali si trovano le persone con gravi patologie disabilitanti. Dal canto nostro continueremo a spenderci per arrivare in tempi celeri all'approvazione di una legge senz'altro necessaria, che finalmente conduce alla tutela concreta del diritto alla cura delle persone che sono affette da gravi disabilità neurologiche, sensoriali congenite, psichiche. In tanti casi - chiude il consigliere di Iv - si tratta di bambini che meritano di avere tutte le cure necessarie nelle strutture più adeguate."
La proposta di Legge, che ha raccolto le firme di circa 12 mila cittadini, è stata promossa dal Comitato Diritto alla Cura, sostenuto da associazioni, famiglie, medici, sindacati, operatori. È una Legge chiesta direttamente dai cittadini, cosa che non accadeva da oltre undici anni in Campania.