Ucraina, De Luca: "Immagini drammatiche. Solidarietà piena e profonda"

Putin vuole ricostruire impero. Si apre una nuova pagina della storia contemporanea

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GUERRA - Abbiamo tutti davanti agli occhi le immagini drammatiche che arrivano dall'Ucraina. Voglio esprimere la nostra solidarietà più profonda al popolo ucraino, a quelli che stanno vivendo in queste ore momenti drammatici, alle famiglie che vengono sconvolte, ai profughi che cominciamo a trovare in fuga dai territori di appartenenza. Solidarietà piena e profonda sperando ovviamente che la guerra non si scarichi in maniera drammatica sulle popolazioni civili. E' stato per tutti noi un risveglio amaro, non avremmo mai immaginato di ritrovare le immagini che avevamo visto nei resoconti della Seconda guerra mondiale. Ci sono stati conflitti anche in Europa in questi anni nel dopoguerra, in particolare abbiamo avuto nell'ex Jugoslavia conflitti drammatici, episodi di barbarie, di pulizia etnica, ma non avevamo mai avuto un'immagine così violenta e pesante di una guerra vera messa in campo da un grande Paese e una grande potenza militare come la Russia. 

Putin vuole ricostruire l'impero. La Russia di oggi al di là di questioni legittime di sicurezza nazionale rappresenta un pericolo permanente per questo motivo, perché il governo russo ha questo retropensiero, ricostruire la superpotenza. La Russia di oggi è una grande potenza militare ma la Russia economica è poca cosa, il suo Pil è un terzo in meno di quello dell'Italia, a livello della Spagna, la forza economica, il peso della Russia è poca cosa. Il problema non sarà finito con l'Ucraina, abbiamo davanti a noi decenni difficili, un cambio di equilibri nell'Europa e nel mondo. Si apre una nuova pagina della storia contemporanea.

La Russia di oggi, al di là di esigenze legittime di sicurezza nazionale, rappresenta un pericolo permanente per questo motivo, perché il Governo russo ha questo retropensiero: ricostruire in qualche modo l'impero, la superpotenza. La Russia sta vivendo con grande frustrazione il crollo dell'Unione Sovietica, il passaggio da grande potenza planetaria a Stato regionale. Putin interpreta questa grande frustrazione. Negli anni passati Gorbaciov, che ha accettato il crollo del muro di Berlino e quindi la disgregazione successiva dell'Unione Sovietica, è stata una personalità politica che ha avuto grande popolarità in Occidente, ma che viene disprezzata in Russia dove è considerato responsabile della disgregazione dell'impero. Putin ha come retropensiero quello di ricostruire in qualche modo l'impero. Il problema non finirà con l'Ucraina e avremo davanti a noi anni, forse decenni, difficili.  

L'Italia e la Germania subiranno un danno più pesante rispetto ad altri paesi, soprattutto per le esportazioni. Noi siamo dipendenti dal gas russo, abbiamo la più pesante dipendenza energetica, poi insieme con la Germania siamo i paesi che esportano di più tecnologie meccanica di precisione in Russia. Le sanzioni economiche bloccheranno questi scambi commerciali. Piena totale solidarietà con l'Alleanza atlantica e ai paesi occidentali ma dobbiamo anche porre ai nostri partner il problema. Voglio dire che siccome la realtà presenta un quadro diverso delle conseguenze delle sanzioni noi dobbiamo essere solidali nel momento in cui accettiamo tutti di mettere le sanzioni alla Russia ma dobbiamo essere solidali quando si tratterà di aiutarci tutti a reggere le difficoltàeconomiche se noi dovessimo avere l'interruzione delle fornitura di gas ci dovrà essere un meccanismo di solidarietà di tutti i paesi occidentali.