Covid, De Luca: "Ancora pochi controlli su uso mascherina"

"I morti? Come due crolli ponte Genova al giorno"

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COVID - In Campania abbiamo avuto ieri 1.327 positivi, la quasi totalità paucisintomatici o asintomatici. Abbiamo un'occupazione dei posti letto ordinari di 320 unità, 23 posti di terapia intensiva occupati. Diciamo che questo dato rimane stabile, sostanzialmente è lo stesso da una decina di giorni. Il problema è che quando arriviamo a numeri elevati di positivi, anche se questi positivi sono asintomatici, quello che salta è il tracciamento, cioè l'indagine sui contatti che ogni positivo ha avuto per cercare di frenare la diffusione del contagio. Se hai 100 positivi puoi fare magari mille o 2mila rilevazioni sui contatti che ha avuto ogni positivo, se i positivi sono 1.300 o 1.500 il tracciamento diventa sostanzialmente impossibile. Dunque diventa impossibile andare a controllare quelli che hanno avuto contatti con i positivi. Questo è l'elemento di preoccupazione che ci danno i numeri alti di positivi, non tanto i ricoveri che, almeno in Campania, sono ancora sotto controllo. I no vax vadano al diavolo. Non perdiamo altro tempo.

Abbiamo in Italia oltre 15mila positivi al giorno, registriamo un tasso di mortalità che varia dagli 80 ai 100 decessi al giorno, un dato grave. In occasione del crollo del ponte di Genova ci sono stati 43 deceduti, provate a immaginare il crollo del Ponte di Genova due volte in un giorno. Per il tasso di mortalità che registriamo oggi vi faccio questo confronto per dire che i decessi sono un dato pesante da non banalizzare.

Vorrei fare un appello ai nostri concittadini perché ci sia molto più rigore nell'uso della mascherina. Noi siamo stati l'unica regione d'Italia nella quale è rimasto sempre obbligatorio l'uso della mascherina sulla base dell'ordinanza della Regione Campania. Non vorrei che dall'essere stati i primi in termini di prudenza diventassimo gli ultimi, perché dal punto di vista dell'uso della mascherina continuo a rilevare troppa rilassatezza e pochi controlli, sui lungomari delle nostre città, all'uscita delle scuole. Faccio ancora appello alle forze dell'ordine, alle polizie municipali perché si organizzino per controlli anche a campione, per mettere in piedi un'attività di dissuasione, per avere nei luoghi degli assembramenti delle pattuglie almeno per richiamare soprattutto i ragazzi all'obbligo di indossare la mascherina. E' un piccolo gesto di responsabilità che ha una grande utilità nel contrasto al contagio.

Vi chiederei di non seguire più le trasmissioni tv, la quantità di bestialità che si dicono e delle cose campate in aria e non verificate è sconvolgente. Hanno interesse a gonfiare il problema per aumentare gli ascolti, punto e basta, non alla trasparenza dell'informazione. Ascoltate gli esperti, i pediatri e cancellate queste trasmissioni. Ho ascoltato un servizio di rete pubblica che riferiva di una sperimentazione sui danni del vaccino dopo un servizio di 5 minuti veniva detto però gli stessi medici ci dicono che la sperimentazione non è completata e che i dati non sono attendibili. In queste trasmissioni pollaio si diffonde solo disinformazione e stupidità. 

Faccio ancora appello ad evitare assembramenti anche privati, feste, controfeste. Lo dico anche in vista del Natale e del Capodanno. Invito i sindaci a fare valutazioni di grande prudenza in relazione alle feste di Capodanno. Io faccio un invito, poi dipende dalle scelte che fanno le singole amministrazioni comunali in relazione alle feste di Capodanno. Io sono per sconsigliare queste feste e adottare una linea di prudenza, ma decidono i singoli Comuni quello che vogliono fare, salvo che non ci dovesse essere un aggravamento pesante della situazione epidemica, e in questo caso decide la Regione con ordinanze vincolanti per tutti. Se la situazione rimane quella di oggi, decideranno nella loro responsabilità le singole amministrazioni comunali. Ripeto, io sono per una linea di prudenza perché diventa impossibile fare controlli a Capodanno. E' chiaro che l'iniziativa in piazza può ridurre le feste private, ma la mia sensazione è che dopo la festa in piazza si fanno anche le feste nei locali e le feste private, per cui raddoppiamo le occasioni di contagio. Ad oggi la situazione rimane ancora gestibile, e dunque decidono le singole amministrazioni nella propria responsabilità.