COVID - Un dato importante che riguarda la regione Campania, per me molto significativo e tale da inorgoglirci: credo che questa settimana noi raggiungiamo l'80% di vaccinati con la doppia dose nella fascia sopra i 12 anni. Su tutta la popolazione, quindi anche i residenti sotto i 12 anni abbiamo oltre il 70% di vaccinati con la doppia dose. Ovviamente è il dato medio: i vaccinati con doppia dose nella fascia 12-19 anni sono sul 60%, risultato anche questo interessante, fino al 92% di vaccinati con doppia dose nella fascia 75-90 anni. Dobbiamo essere prudenti, responsabili, se così sarà davvero noi nel giro di poche settimane avremo il rilancio di tutte le attività economiche del nostro territorio.
Buone notizie: l'Italia comincia a riaprire un po' tutte le attività, grazie a quelli che si sono vaccinati, altrimenti saremmo ancora in lockdown. Siamo partiti con la somministrazione della terza dose per persone anziane, persone fragili, personale sanitario, e siamo la prima regione d'Italia a essere partita con la campagna di vaccinazione anti influenzale, siamo partiti il primo ottobre. Nell'ambito della scuola non registriamo ad oggi, ed è passato un mese. Auguriamoci che continui così per i prossimi mesi. Sull'aumento degli autobus destinati al trasporto scolastico siamo la regione che ha avuto l'incremento maggiore: 950 autobus in più in Campania per la scuola, rispetto ai 644 della Lombardia e i 202 della Regione Lazio. Dunque abbiamo fatto un lavoro importante, grazie al senso di responsabilità dei cittadini in primo luogo, e li ringrazio, del personale sanitario, del personale del mondo scolastico e dei trasporti, di tutte le istituzioni. Ci stiamo avviando, se Dio vuole, a uscire dal tunnel.
POLITICA - E' stata una campagna elettorale elettrizzante, entusiasmante, scoppiettante fino alla narcotizzazione. Mi sono permesso di sfottere un po' gli amici 5 Stelle perché, in relazione alla vicenda elettorale di Napoli, hanno fatto un tentativo di millantato credito. Hanno cercato di mettere il cappello su un risultato elettorale rispetto al quale hanno avuto una funzione non determinante. Nella serata di lunedì sono arrivati in blocco tutti i dirigenti 5 Stelle, a Napoli abbiamo avuto i ristoranti pieni e gli alberghi esauriti. C'erano tutti i dirigenti 5 Stelle. Peccato che questo affollamento non corrispondeva ai numeri. Manfredi ha vinto con un buon 62%, ma i voti delle liste sono questi: i 5 Stelle sono poco sopra il 9%, il Pd è al 12,2%. C'è un buon 40% di voti che deriva da altre scelte, altre componenti, altre forze politiche e, dunque, è inappropriato tentare di mettere il cappello, non si fa.
Considero l'esperienza amministrativa di Roma un disastro di proporzioni bibliche. La capitale d'Italia è stata messa in ginocchio in questi anni, è qualcosa di sconvolgente. Credo che sia stato il più grande disastro amministrativo d'Italia insieme con quello prodotto dall'amministrazione comunale di Napoli in questi 10 anni. Ma sento di dover rendere l'onore delle armi a Virginia Raggi. Non conta niente ma avendo polemizzato e ironizzato sulla Raggi devo dire che averla vista affrontare con determinazione la battaglia, a viso aperto, con un'assunzione piena di responsabilità, e averla vista da sola nella serata di lunedì mentre i 5 Stelle venivano a fare scampagnate a Napoli, mi ha quasi indignato. Credo che Virginia Raggi meriti l'onore delle armi. Roma ha bisogno di una svolta radicale, la capitale d'Italia ha bisogno di un governo vero, ma rispettiamo anche chi ha avuto il coraggio di combattere a viso aperto.
Milano è stata una delle realtà che ci hanno prodotto più entusiasmo, grazie soprattutto al candidato della Lega, tale Bernardo. Sarà un'ottima persona, grande rispetto, ma visto così al primo colpo non ci credevo che potesse essere quello il candidato per una città come Milano. Mi pareva una via di mezzo tra un umarell e un martinitt. Credo che Sala sia nato con la camicia se qualcuno gli avesse chiesto che candidato vuoi come avversario, Sala avrebbe detto: Bernardo, senza il 'san' davanti. Questo lo ha scelto Salvini.