Bonifica aree contaminate è problema nazionale ed europeo

Rifiuti e discariche abusive. Dalla terra de fuochi in Campania al dramma della Calabria

bonifica aree contaminate e problema nazionale ed europeo

Convegno Online "Caratterizzazione, progettazione ed esecuzione di interventi di risanamento ambientale e discariche abusive: aspetti giuridici e tecnici"

“L’identificazione e la bonifica delle aree contaminate costituiscono oggi un problema ambientale di prioritaria importanza, sia a livello nazionale, sia a livello europeo” ha sottolineato il Colonnello dei carabinieri Sergio De Caprio, assessore all’Ambiente e all’energia della Regione Calabria aprendo il Convegno online “Caratterizzazione, Progettazione ed Esecuzione di interventi di risanamento ambientale e discariche abusive: aspetti giuridici e tecnici”, organizzato dal Consiglio Nazionale dei Geologi, in collaborazione con l’Ordine dei Geologi della Regione Calabria, il 25 giugno dalle ore 10 alle 12.30.

“Le prime gravi manifestazioni di inquinamento delle matrici acqua e suolo, - prosegue - negli anni Settanta, hanno portato in luce una crescente coscienza sociale del problema. Oggi è evidente come la qualità dell’ambiente sia precondizione per la salute fisica dei suoi abitanti, non solo umani. È giunto il tempo di considerare anche nell’azione amministrativa di ogni giorno l’ecosistema quale unità indivisibile e tutelarlo, quale risorsa, anche economica”. Il dipartimento dell'ambiente e territorio della Regione Calabria ha così illustrato la situazione delle bonifiche e le prospettive alla luce del piano vigente delle bonifiche e da ultimo è stato esaminato il caso studio della Piana di Lamezia nell'ambito dei valori di fondo nella caratterizzazione ambientale. “La Calabria vuole vivere i suoi territori” conclude l’Assessore De Caprio: “Il nostro impegno è quello di affiancare i Comuni in questo percorso, programmando al meglio interventi e risorse”.

Tra gli argomenti affrontati in modalità telematica: lo smaltimento illecito di rifiuti, spesso pericolosi; la lotta alle discariche abusive su tutto il territorio nazionale; la messa in sicurezza e la bonifica dei siti inquinati; il risanamento ambientale di aree particolarmente degradate. Al centro dell’incontro anche il ruolo, le funzioni e la gestione degli appalti nelle gare di lavori pubblici di cui ha parlato l’esponente dell’Anac, Filippo Romano. Tra i partecipanti, il Generale di Brigata dei Carabinieri, Giuseppe Vadalà, Commissario straordinario per la bonifica delle discariche abusive. “La mia adesione nasce dalla condivisione delle finalità dell’evento ovvero lo spirito di promuovere il valore del risanamento del territorio e del recupero ambientale che è poi quello che ci indirizza per la nostra missione di bonifica delle discariche abusive” afferma il Generale dei Carabinieri Giuseppe Vadalà, Commissario Straordinario per la Bonifica delle Discariche Abusive. “L’obiettivo del nostro incontro oggi è quello di poter comunicare, divulgare e ribadire il concetto che ‘fare sistema è l’arma vincente per il Paese’ - sottolinea - ringrazio il Consiglio  Nazionale dei Geologi per il valido sostegno che ci sta dando nei lavori per la messa in sicurezza e bonifica delle discariche in infrazione specialmente nelle fasi di caratterizzazione e progettazione degli interventi. Infatti, ho voluto fin da subito stipulare un protocollo con il CNG al fine di poter porre la professionalità dei geologi come riferimento delle dinamiche attuative della nostra missione, la compartecipazione a questi eventi tecnici nasce anche dalla viva collaborazione che abbiamo instaurato con il Consiglio Nazionale” conclude il Commissario Straordinario Bonifica Discariche Abusive.

La grande quantità di rifiuti che produciamo ogni giorno può essere trasformata in risorsa: è questa la frontiera dell’economia circolare. "Il risanamento e il recupero delle aree inquinate consentono di ripensare il territorio portando le scelte urbanistiche verso il riuso, la rigenerazione del costruito, riducendo in tal senso il consumo di suolo” spiega Arcangelo Francesco Violo, Segretario del Consiglio Nazionale dei Geologi. “Il recupero di aree inquinate diventa un intervento di interesse pubblico – continua - che porta con sé la riqualificazione di aree che altrimenti sarebbero destinate all'abbandono ed al degrado, con le relative conseguenze anche dal punto di vista sociale. "Per raggiungere l’obiettivo di realizzare le bonifiche con tecniche adeguate, è necessario dare un ruolo chiave alle specializzazioni tecniche che operano in un settore che vede nella multidisciplinarietà un arricchimento culturale. In questo quadro, i geologi svolgono un ruolo fondamentale poiché sono dei professionisti tecnici capaci di leggere il territorio nella sua evoluzione ed interezza e sanno, quindi, proporre soluzioni concrete per trasformare la gestione delle bonifiche ambientali da mera passività ad opportunità di crescita. A tal fine bisogna progettare un modello di sviluppo, basato su un piano straordinario di interventi utili e sostenibili, di cui le bonifiche ambientali devono far parte integrante, superando le rigidità strutturali di un sistema che ha impedito un adeguato sviluppo agli investimenti pubblici e privati” conclude Violo.