Con la riapertura dei confini europei per merci e persone, l'Italia torna a sperare nel turismo che, per il Bel Paese, rappresenta una fetta sostanziosa del Pil. "Sarebbe manna dal cielo - sottolinea Gianni Lepre, opinionista economico del Tg2 Rai - anche in considerazione del fatto che questa sorta di cortina creata dal Coronavirus ha investito l'intero continente laserizzando le economie dell'intera unione".
"Adesso che i Paesi dell'Unione vedono alle spalle la pandemia da Covid-19 e possono permettersi di guardare con meno diffidenza ai Paesi vicini, possiamo tornare ad essere ottimisti anche sulla prossima stagione estiva - continua il prof. Lepre - che magari non sarà caratterizzata da milioni di presenze, ma sicuramente da una ritrovata fiducia e tranquillità sulle mete italiane".
Dal 15 giugno, infatti, vengono ritirate le restrizioni agli spostamenti nella maggior parte del Vecchio Continente, e per l'Italia questa diventa una data storica dalla quale far ripartire l'intera filiera del turismo. "Nonostante le tante polemiche ed i veti crociati di paesi come la Grecia - conclude Lepre - l'Italia è stata tra i primi a riaprire le proprie frontiere ai cittadini del resto d'Europa già dal 3 giugno scorso.
E' su questa lungimiranza che, in fin dei conti, si basano tutte le nostre speranze. I mesi di luglio, agosto e settembre, saranno un test importante per l'intero Paese ed in particolare per il Mezzogiorno, l'area d'Italia a maggiore vocazione turistica".