Il 2019 ha regalato molte sorprese positive all’economia italiana soprattutto in settori come l’export, che l’anno scorso è cresciuto del +3,9%, e in regioni come la Campania, che ha segnato un +7,9% totale. Secondo i dati pubblicati dall’Istat, sono poche le regioni de nostro paese che possono vantare queste percentuali. Meglio della Campania, infatti, si sono posizionate solamente il Lazio, la Toscana e la Puglia, con dinamiche da record in termini di esportazioni. In tutto questo, però, merita un’attenzione particolare il comparto dell’agroalimentare, che è stato fra i più in salute specialmente in determinate province.
Nel 2019 vola l’export per l’agroalimentare
Dopo anni di grandi successi, pare che il 2019 abbia confermato in pieno il trend positivo dell’export e dell’agroalimentare in Campania, che lo scorso anno ha registrato un vero e proprio boom. I dati forniscono come sempre un appoggio concreto a queste affermazioni: stando alle rilevazioni di Coldiretti, nella regione si è arrivati ad un incremento dell’export pari al +5,5% nel settore dell’agroalimentare. In particolare, è interessante notare come vi siano alcune province che hanno segnato dei risultati davvero interessanti, come nel caso di Napoli, con un totale di 555 milioni di euro e una crescita del +1,4%. Bene anche Caserta, con 130 milioni di euro, mentre la classifica regionale viene vinta da Salerno, con un totale di 776 milioni di euro derivanti dall’export dell’agroalimentare (+6,8%). Le sorprese più evidenti in Campania sono state Avellino e Benevento, quest’ultima con un incremento pari addirittura al +67,6%. Volendo tornare ad una prospettiva regionale, la Campania ha collezionato circa 1,7 miliardi di euro derivanti dalla vendita di merci alimentari all’estero.
I consigli per sfruttare il momento e non fermarsi
Anche in un momento difficile come questo, i prodotti alimentari continuano a circolare, ed è quindi molto importante riuscire a non fermare il proprio business. Esistono diverse soluzioni tecnologiche per farlo, e si parla ovviamente dei numerosi strumenti digitali a disposizione delle aziende. Un esempio su tutti sono le fatture in cloud ed elettroniche, che permettono di avere sempre sotto controllo la parte finanziaria dell’azienda anche lontano dall’ufficio, così come gli strumenti per l’archiviazione digitale dei documenti.
Per quanto concerne la comunicazione con i partner esteri, data l’impossibilità di viaggiare e di incontrarsi di persona si può pensare a soluzioni come i servizi di interpretariato telefonico, disponibili con Global Voices ad esempio, che permettono di gestire i contatti a distanza senza la presenza fisica di un interprete. È chiaro, poi, che la lista di tools utili per la digitalizzazione dei business è ampia, e si parla ancora della comunicazione, come i software di video chiamate per le call conference.
L’attuale situazione sanitaria, quindi, non deve essere per forza in grado di fermare alcune aziende, soprattutto se queste si dotano degli strumenti necessari per lavorare anche da remoto.