Misure ancora più dure annunciate dal premier Conte: chiusura di tutti i comparti produttivi non essenziali. Così il premier Conte: "Crisi più dura dal secondo dopoguerra, ce la ricorderemo sempre. Dobbiamo continuare a rispettare le regole: è dura ma dobbiamo resistere per tutelare noi stessi e chi amiamo. Rimanere a casa è un sacrificio minimo rispetto a chi come medici, infermieri, lavoratori dei supermercati, forze dell'ordine, giornalisti, volontari della protezione civile è in trincea. Abbiamo deciso di chiudere nell'intero territorio attività produttive non essenziali. I supermercati restano aperti senza restrizione. Restano aperte farmacie, sono assicurati servizi postali, bancari, assicurativi. Al di fuori delle attività non essenziali solo smart working. È una decisione non facile, ma dobbiamo affrontare fase più acuta del contagio. L'emergenza sanitaria si sta tramutando in piena esigenza economica. Ma lo Stato c'è. Ora dobbiamo tutelare la vita delle persone. Le rinunce di oggi ci faranno prendere la rincorsa domani. Uniti ce la faremo"