Oggi 25 febbraio sono attese nuove misure per far fronte all’emergenza Coronavirus nelle Regioni non direttamente coinvolte con casi di contagio, che finora si sono mosse in ordine sparso. Il premier Giuseppe Conte ha definito “ingiustificate le iniziative adottate dai governatori fuori dalle aree di contagio. Non è possibile che tutte le regioni vadano in ordine sparso perché le misure rischiano di risultare dannose”.
Per evitare confusione è stato deciso che fino a quando sarà necessario si riunirà nella sede della Protezione Civile un comitato ‘politico’ composto dai ministri e dai governatori per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.
Dalle 10 di questa mattina anche il Governatore Vincenzo De Luca è in videoconferenza con il premier dalla sede della Protezione Civile a Napoli.
La riunione è molto importante per concordare le prossime azioni. Il governo ha proposto un protocollo condiviso, per le regioni più interessate ci sono misure ad hoc già varate, ma" ora verrà stilato "anche un protocollo da offrire a tutte le restanti regioni".
"Stiamo parlando di regioni, dunque di aree, dove ci possono essere pochi km di distanza, dunque è impensabile avere delle misure completamente differenti. Noi non abbiamo frontiere a livello regionali" ha dichia rato il premier - e le misure devono essere omogenee "altrimenti si introduce un elemento di confusione anche per i cittadini se, da regione e regione, a parità di condizioni, ricevono indicazioni diverse.
Anche il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, in una lettera inviata ai presidenti di Regione, Anci e Upi avverte: “Le ordinanze regionali non concordate saranno impugnate”.