Alberi che cadono sulle auto, muretti che crollano, colate di fango dalle montagne e dalle colline, famiglie sgomberate. Dopo che settembre e ottobre sono filati via tra sole e caldo alle prime piogge la Campania è andata in gravissima difficoltà. Disagi e danni praticamente ovunque, con le situazioni più difficili nel salernitano: a Nocera Inferiore il sindaco ha optato per l'evacuazione di circa cento famiglie nelle aree pedemontane per il pericolo di frane, smottamenti e colate di fango.
Nell'alto casertano sono straripati alcuni canali nell'area di Sessa Aurunca, creando difficoltà su strade comunali e provinciali e anche sull'Appia, con il sindaco che ha invitato i cittadini a restare a casa: crollati anche diversi muretti e alberi.
Tantissime le chiamate ai vigili del fuoco per alberi caduti sulle strade, allagamenti di strade e scantinati da Napoli al Sannio.
In Irpinia altre colate di fango nella zona del serinese, con alcune case rimaste isolate per via delle colate e della caduta di pietre. Allagamenti anche a Montoro e Solofra e problemi anche in alcune zone del capoluogo.
Per fortuna non si segnalano feriti.
Molti i sindaci che hanno invitato i cittadini a rimanere in casa e protezione civile al lavoro in tutta la Regione.
Polemica Legambiente: “Con le prime piogge autunnali, anche se eccezionali, si ritorna ad aver paura e scatta l’emergenza. Siamo davanti ad un ‘emergenza climatica ben visibile con il continuo ripetersi di fenomeni alluvionali e ondate di calore che evidenziano una accelerazione nella frequenza e intensità dei fenomeni meteorologici, che nessuno può più negare anche per gli impatti crescenti nei confronti delle comunità e dei territori”