Noto attore di "Un posto al sole" schiaffeggiato da migranti

Il racconto di Walter Melchionda

"Una brutta esperienza che ha messo a dura prova il mio orgoglio", scrive cosi su Facebook Walter Melchionda. Un racconto per denuciare quanto subito.

Schiaffeggiato senza motivo, deriso senza un perchè alla fermata del bus. E’ una spiacevole avventura quella che, suo malgrado, pochi giorni fa è stato costretto a subire Walter Melchionda, attore della celebre fiction di Raitre “Un posto al sole“, originario di Castelluccio Cosentino, una frazione di Sicignano degli Alburni.

Melchionda, noto al pubblico del piccolo schermo nelle vesti del vigile Cotugno della serie tv napoletana, verso le 5.30 del mattino si trovava a Sicignano degli Alburni in attesa di un autobus che lo portasse a Napoli. Come racconta sul social lui stesso sarebbe stato avvicinato da dieci ragazzi extracomunitari,di origini africane, che, forse in preda ai fumi dell’alcol, hanno iniziato a deriderlo. 

"Una brutta esperienza che ha messo a dura prova il mio orgoglio", scrive cosi su Facebook Walter Melchionda. Un racconto per denuciare quanto subito.
"Devo partire per Napoli ore 5,30 del mattino, mi fermo davanti al bar per aspettare il pullman, ero solo arrivano una decina di extracomunitari ubriachi- continua il racconto sui social - iniziano a guardarmi e ridere, uno si avvicina mi tira uno schiaffo e ridendo mi insulta 'quan' è bell u dottor', me ne tira un altro. ".
L'attore,  che interpreta il ruolo del vigile Cotugno della serie tv,  non reagisce e dice: "In quel momento per fortuna non ho fatto prevalere il mio istinto di reagire,ho avuto un autocontrollo pensando che se avessi reagito probabilmente per me era la fine mi avrebbero massacrarti di botte,a quel punto mi sono alzato piano piano e me ne sono andato,ma loro tutti soddisfatti a ridere e insultarmi ...la prima volta che mi è capitato..una brutta esperienza veramente la prima volta che ho avuto paura... io non sono razzista assolutamente sono per l’integrazione..quindi queste persone vanno integrate e non rinchiusi nei ghetti..E verificare se tra di loro ci sono delinquenti...immaginate se al posto mio era una ragazza che andava a scuola...".