Turismo ricettivo extralberghiero: appello al Governo

Agostino Ingenito scrive al Ministro Gianmarco Centinaio.

La lettera del coordinatore nazionale dell'osservatorio extralberghiero Italiano Agostino Ingenito...

Turismo ricettivo extralberghiero, ormai inderogabile un'azione del Governo. Il coordinatore nazionale dell'osservatorio extralberghiero Italiano Agostino Ingenito ha scritto al Ministro Gianmarco Centinaio.

Nella lettera scritta da Ingenito, la necessità di tenere fede al contratto di maggioranza per l'abolizione dell'imposta di soggiorno e di risolvere il grave problema delle locazioni, con chiare normative univoche e un codice identificativo nazionale che risolva il dilagante abusivismo ricettivo e turismo senza regole online anche sulle  piattaforme internazionali. Di seguito il testo della lettera che riporta l'attenzione anche su una più complessiva necessità di aggiornare normative ed accompagnare il settore che sta offrendo significative opportunità a famiglie e giovani ma al contempo evitare squilibri nelle città d'arte e nelle maggiori destinazioni turistiche e valorizzare i centri minori e i borghi per ridurre spopolamento. 

Ecco il testo della lettera inviata 

Fin dal suo insediamento e con l’affidamento della delega al Turismo, ha dimostrato sensibilità verso il settore ricettivo extralberghiero, avanzando anche alcune proposte a seguito dei nostri incontri e conversazioni sul tema.  Come rappresentante  nazionale del comparto, ormai un segmento economico rilevante nella bilancia turistica del nostro Paese, confido nella sua competenza da amministratore, per giungere alla risoluzione di annose problematiche e condividere innovative sinergie. Le esigenze dei viaggiatori e le tendenze mondiali, con l’avvento della prenotazione online e mobilità aerea, hanno modificato il mercato ricettivo in Italia come nel resto del mondo. Sono milioni i turisti italiani e stranieri che scelgono le tipologie ricettive alternative al comparto alberghiero. Un dato inequivocabile che sta facendo emergere nuove prospettive per il patrimonio immobiliare privato e modifiche sostanziali alla vivibilità delle città e centri minori.

Occorre mettere mano ad un programma robusto che tenga conto delle mutate esigenze e garantisca equilibrio ed al contempo favorisca queste nuove professionalità ed opportunità per migliaia di famiglie italiane.  Va risolta la vicenda delle locazioni brevi che tante problematiche sta creando tra istituzioni e cittadini. Va ridisegnata l’azione del Governo per sostenere iniziative che valorizzino il recupero funzionale dei centri storici minori, per arginare il fenomeno dello spopolamento, avviando progetti che incentivano alla rigenerazione urbana e sollecitano ad un turismo sostenibile nelle affollate città d’arte e destinazioni mature. Va dunque risolto il contenzioso esistente in materia turistica tra Stato e Regioni e avviato un processo sinergico tra le istituzioni per determinare competenze chiare e azioni concrete che evitino rischi di turistificazione, sviluppino progetti di sostegno a chi intende intraprendere nel settore .

Le previsioni dell’OtM vedono il nostro Paese tra le destinazioni sempre più desiderate, tuttavia non mancano problemi concreti come per la situazione dei visti, la complicata intermodalità e infrastrutture e l’interazione con vettori aerei e di trasporto come per una mobilità sostenibile e moderna sui territori.  Per quanto attiene il nostro settore ricettivo, è necessario risolvere alcune annose questioni, anche inerenti l’utilizzo degli immobili ad uso turistico, lavorando all’emersione dal sommerso e favorendo un equilibrio tra le diverse esigenze di vivibilità urbana. Non è ancora chiara la posizione sull’imposta di soggiorno che sta portando molti Comuni a pretese eccessive di esazione a fronte di carenza di servizi e tutele per il turismo ed esponendo molti cittadini a rischi di denuncia penale per peculato d’uso anche per ritardi di versamenti di alcuni giorni. Vanno riviste le modalità autorizzatorie urbanistiche che spesso impediscono una rifunzionalizzazione di immobili che potrebbero avere una destinazione ricettiva, come pure non chiara la modalità di esazione di tributi e tasse come per il canone speciale Rai e i diritti autorali imposti anche per tipologie ricettive integrative del reddito. Anche sulla modalità di riparto dei proventi derivanti da integrazione del reddito si è di fronte ad una carenza dell’Agenzia delle Entrate e una confusa azione del soggetto controllare fiscale che genera contenziosi e sanzioni.

Conosciamo gli impegni che il suo Dicastero comporta per la molteplicità di deleghe affidate, ma il nostro settore ha necessità di risposte ormai non più procastinabili ed azioni che tengano conto di supportare un comparto che sta garantendo reddito a migliaia di famiglie, fiaccate negli anni da una lunga crisi economica. Auspico un suo intervento, con un incontro tecnico operativo che ci consenta di affrontare insieme a tutti gli attori della filiera le problematiche ed opportunità del nostro comparto.