Quando si pianificano dei lavori edili, oltre ad occuparsi della burocrazia e di tutto ciò che concerne permessi e autorizzazioni, è opportuno organizzare l'area da cantierizzare e tutto ciò che riguarda le attrezzature presenti all'interno, senza trascurare tutti coloro che operano nell'area stessa. Ancor prima, è di vitale importanza una conoscenza approfondita e aggiornata dei macchinari e dell'ordine di esecuzione dei vari processi di escavazione e costruzione.
Una formazione adeguata vi aiuterà a capire fin da subito quale sarà il vostro ruolo nel contesto e vi renderà più attenti riguardo le insidie dell'edilizia: la causa degli incidenti è spesso da ricercare nell'errore umano, negligenze dovute alla messa in sicurezza dei lavori o degli operai o alla cattiva gestione delle apparecchiature piuttosto che alle fatalità del caso.
Di seguito vi illustreremo alcuni dei macchinari più comuni spesso presenti nei cantieri e quale sia l'importanza di chi svolge la mansione di operatore macchine per il movimento terra.
Le attrezzature tipiche di un cantiere
Costruire un edificio o, più in generale, avviare un cantiere, richiede molteplici risorse, ognuna specifica ed indispensabile in base al tipo di lavoro da mettere in pratica. Non è pensabile scavare le fondamenta semplicemente con una pala così come sollevare o impilare blocchi per strutture portanti senza l'ausilio di attrezzature da sollevamento. Nelle fasi iniziali di cantierizzazione di un area sono sempre impiegati i seguenti mezzi: escavatori e pale caricatrici.
Un escavatore è la prima macchina di movimento terra che deve essere assolutamente impiegata in cantiere. Il suo utilizzo principale ne prevede l'impiego per smuovere, sollevare e rimuovere grandi porzioni di terreno solitamente in campo aperto. Vengono utilizzati per operazioni di scavatura delle fondamenta degli edifici ma anche per rimuovere parti di terreno dalla superficie per la posa successiva di cavi di diversi tipi o linee ferroviarie.
In base al tipo di mobilità, gli escavatori possono dividersi in diverse tipologie:
Gommato: il telaio viene montato su ruote gommate che ne permettono un movimento rapido (e quindi ideale in contesti urbani) ma che gli conferiscono una limitata capacità di carico. Viene solitamente utilizzato in contesti in cui l'area di carico/scarico è lontana dal cantiere.
Cingolato: la macchina escavatrice viene montata su cingoli. Questo genere di escavatore è adatto per lavori di cantierizzazione dai tempi lunghi, in cui non sia necessario spostare le macchine molto spesso e sopporta una capacità di carico notevole.
Montato su pattini: con strutture metalliche alimentate da pistoni idraulici che ne consentono lo spostamento in verticale e in orizzontale, questo tipo di escavatore viene utilizzato in grandi aree come miniere e cave, vista l'elevata capacità di carico di questa tipologia e la scarsa mobilità insita anche nelle dimensioni ragguardevoli che questo macchinario spesso raggiunge.
Articolati: ovvero dotati di piedi e staffe che ne consentono il posizionamento anche in condizioni di terreno con elevate pendenze o all'interno di canali. Viene prodotto attualmente da pochissime aziende al mondo e viene chiamato anche “ragno” per la sua abilità di arrampicarsi sui terreni scoscesi.
Oltre che per il tipo di mobilità, un escavatore può essere classificato anche in base allo strumento che monta: benne, cucchiaie, martelli idraulici, pinze demolitrici, frese o compattatori.
Per quanto riguarda invece le pale caricatrici, esse sono strumenti sì di movimento terra ma che prelevano solo materiale già precedentemente rimosso dal lavoro degli escavatori.
In base al sistema di trazione possono essere di due tipologie: gommate, quando montano un sistema di ruote motrici in gomma e cingolate, quando invece presentano cingoli su entrambi i lati. Così come per gli escavatori, le pale gommate sono adatte a lavori con capacità di carico minori ma che prevedono spostamenti frequenti, al contrario di quelle cingolate.
Il ruolo dell'operatore macchine movimento terra
Tutti questi macchinari, seppur forti e quasi indistruttibili, hanno bisogno della mano dell'uomo per funzionare. Il ruolo più importante lo svolge quindi l'operatore di macchine movimento terra. Ma quali sono i suoi compiti e di cosa si occupa esattamente?
Il primo incarico all'apertura del cantiere consiste nella verifica del funzionamento e della sicurezza delle macchine operanti nell'area. Ogni guasto, ogni piccola variazione deve essere immediatamente segnalata al capo cantiere.
Inoltre, è suo compito individuare impianti sotterranei come operazione preliminare agli scavi e installare apparecchiature o accessori sulle macchine operatrici. Una volta terminate queste fasi, egli è in grado di effettuare scavi, ampliare corsi d'acqua, installare pali di fondazione, posare asfalto o materiali bituminosi e spostare o caricare materiali, solo per citare le operazioni più comuni. Un buon operatore conosce a menadito le norme di sicurezza e si interfaccia sempre con il capo cantiere per confrontarsi su eventuali dubbi, problematiche o variazioni che possono presentarsi nell'area di scavo.
La formazione di un operatore di MTT deve essere costante ed aggiornata. La normativa italiana prevede attestati specifici in base al mezzo guidato, che vengono conseguiti con incontri formativi di 4 ore per la parte teorica, comune a molte macchine, e moduli di 6 ore ciascuno per ogni tipologia per quanto riguarda la parte teorica. I singoli attestati hanno una validità quinquennale e vengono rinnovati con la frequenza di 4 ore di formazione per altri 5 anni.
Le benne bivalve per escavatori
Nell'ambito strettamente pratico legato all'attività di scavatura, la benna riveste un'importanza essenziale. Quella principalmente utilizzata nei cantieri viene chiamata benna bivalve o mordente ed è costituita da una serie di spicchi comandati da pistoni idraulici che, azionati dall'operatore, permettono il movimento e la raccolta di porzioni di terreno, ma anche di sterpaglie, rifiuti, sabbia, grossi massi, rottami e detriti. Le migliori sul mercato sono quelle che si acquistano su https://www.tecnobenne.com/benne/benne-per-escavatori/.
Montate sugli escavatori, le benne bivalvi permettono di spostare grandi quantità di materiali da un punto all'altro del cantiere e consentono agli operatori di effettuare le operazioni in completa sicurezza.
Utilizzare questo tipo di apparecchiature nelle aree di cantiere permette una riduzione sostanziale delle tempistiche di lavoro e del carico afferente sugli operatori ed è perciò che queste risultano essere uno strumento indispensabile in ogni cantiere che si rispetti.