Cos'è il comfort acustico?
Le città odierne sono ormai altamente popolate e industrializzate, motivo per cui si pone sempre più seriamente il problema di ridurre i rumori che sentiamo dalle nostre abitazioni. Alcuni di questi sono ritenuti senza dubbio notevolmente fastidiosi, ad altri invece ci siamo quasi abituati, ma ciò non significa che essi siano meno nocivi per la nostra salute psicofisica.
Una persona si trova in una situazione di comfort acustico quando non è disturbata nelle sue mansioni quotidiane, ma soprattutto quando il suo apparato uditivo non viene complessivamente danneggiato da rumori che perdurano nel tempo.
Esiste una soglia oltre la quale tale comfort viene meno ed è rappresentata dal concetto di decibel, un'unità logaritmica tramite la quale sono messe a confronto la pressione misurata e una pressione di riferimento di 20 μPa: pensate che l'essere umano riesce a udire variazioni di pressione sonora misurate tra i 20 μPa e i 100 Pa (Pascal è l'unità di misura della pressione sonora, che si misura mediante lo strumento del fonometro).
Le normative sull'inquinamento acustico
La Legge 447/1995 regola l'inquinamento acustico e lo definisce come "l'introduzione di rumore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell'ambiente abitativo o dell'ambiente esterno o tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi".
Il Decreto del 5 Dicembre 1997 descrive quali siano i requisiti acustici passivi degli edifici. È stato quindi messo nero su bianco da oltre vent'anni che tutte le strutture debbano essere conformi a delle prestazioni minime di isolamento acustico: per misurarle si tengono presenti da un lato la destinazione d'uso, dall'altro la provenienza del rumore.
Questi provvedimenti legislativi hanno avuto degli effetti sull'economia e sulle innovazioni: in particolar modo il Decreto del 1997 ha reso obbligatorio che il mercato si adeguasse a queste nuove misure e ha richiesto che le nuove costruzioni avessero un livello di isolamento di facciata di 40 decibel misurati "in opera", cioè effettivi.
La normativa UNI 11367 del 2010 definisce i criteri con cui misurare e riconoscere le classi acustiche delle unità immobiliari, allo stesso modo in cui si fa riferimento a una determinata certificazione energetica quando si acquistano gli elettrodomestici per le abitazioni. Avere dei criteri di classificazione a disposizione consente di comprendere quale sia il livello di isolamento acustico degli edifici, tenendo presente che i livelli minimi di prestazione sono diversi a seconda della classe presa in considerazione. Le classi prestazionali sono quattro: si va dalla prima classe, che equivale al livello migliore, alla quarta classe che corrisponde al livello peggiore.
Fonti dei rumori e tipologie di danni da inquinamento acustico
Esistono quattro casi di inquinamento acustico:
- il rumore proveniente dall’esterno: il traffico, le persone che parlano, l'eventuale vicinanza di attività industriali. Questo tipo di rumore si diffonde per via aerea, per poi entrare nell'edificio tramite il suo involucro. Per evitare i rischi dell'inquinamento acustico, sono fondamentali due accorgimenti: concentrarsi sui punti deboli dell'abitazione, come le finestre e le griglie di aerazione; in secondo luogo, essere certi che le partizioni esterne siano all'avanguardia sia dal punto di vista ingegneristico che tecnologico;
- il rumore prodotto dai vicini di casa: voci più o meno alte di adulti e bambini, la musica o la televisione del vicino; la propagazione del rumore avviene sia attraverso le parti solide sia per via aerea;
- il rumore da calpestio;
- il rumore prodotto da impianti: caldaie, termosifoni, aria condizionata, ascensori, montacarichi, elettrodomestici, apparecchiature radio-televisive; anche in questo caso la propagazione avviene sia attraverso le parti solide sia per via aerea.
Veniamo adesso agli effetti dell'inquinamento acustico sulla nostra salute. I danni possono essere:
- fisici: i danni maggiori sono quelli all'udito, tanto che in alcuni casi si arriva persino alla sordità; oltre a questo problema, può capitare che insorga anche una sensazione generale di spossatezza, che si abbiano difficoltà nello stare in equilibrio e un senso di vertigine e di stordimento, disturbi dell'apparato cardiocircolatorio e di quello digerente, emicranie;
- psicologici: le nevrosi sono una conseguenza che a lungo andare si può presentare sotto le forme dell'ansia e dello stress; si può arrivare a subire alterazioni del ciclo del sonno, a diventare irritabili, a provare stati di angoscia e di alienazione.
In entrambi i casi, che si tratti di danni fisici o psicologici, è chiaro come la normalità delle proprie attività quotidiane possa facilmente essere messa in discussione dal solo essere sottoposti all'inquinamento acustico.
Come difendersi dall’inquinamento acustico
Vi riconoscete nella casistica delle vittime di inquinamento acustico? Nel caso in cui i rumori provengano dall'esterno, per tutelarvi si consiglia di presentare un esposto al proprio Comune: l’ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) competente del vostro territorio sarà l'ente con cui verrete messi in contatto.
Se invece il disturbo è dovuto a rumori presenti all'interno dell'edificio in cui abitate, potete rivolgervi a un tecnico competente in acustica ambientale che effettuerà le dovute misurazioni e saprà indicarvi come procedere.
Come assicurarsi comfort acustico quando si acquista una casa
Un'abitazione progettata nel rispetto di tutti i criteri del comfort acustico contiene in sé tutta una serie di vantaggi che vanno oltre il benessere del nostro udito. Infatti, se non è automatico che in una casa in classe energetica A sia assicurato il comfort acustico, viceversa in una casa in classe acustica 1 abbiamo la garanzia dell'efficienza anche dal punto di vista energetico. L'ideazione e la costruzione di un edificio di questo tipo tiene in considerazione tutta una serie di elementi sostanziali: un progetto con una visione globale della qualità abitativa, i materiali giusti, l'adozione di tecniche moderne di costruzione. Costruttori come il Gruppo Immobiliare Passacqua tengono grande attenzione a questi aspetti (e sul loro sito sono presenti anche molti approfondimenti in materia).
Quali isolanti scegliere per difendersi dall’inquinamento acustico?
- Materiali minerali: per esempio lana di roccia e di vetro. L'isolamento acustico con questi materiali si ottiene mediante l'assorbimento per porosità, permette di insonorizzare soprattutto le pareti perimetrali. Le spese richieste sono tra le più basse e si consiglia l'utilizzo di questi materiali nel caso di alte frequenze.
- Materiali sintetici: anche questi hanno un basso costo e i risultati di insonorizzazione sono buoni. L'unica attenzione che dovete prestare è legata al rischio di incendi, dal momento che i materiali sintetici sono molte volte ottenuti tramite il processo di lavorazione del petrolio.
- Materiali vegetali: per esempio sughero e fibre in legno. Si consiglia di adoperarli per le pareti laterali: si pensi che vengono usati per ridurre i rumori aerei, quindi l'isolamento acustico dovrebbe essere ampiamente garantito.
- Materiali fonoisolanti: per esempio la gomma. Non sono troppo spessi e svolgono ancora meglio la propria funzione se vengono abbinati a materiali fonoassorbenti. I materiali fonoisolanti riflettono l'energia e la mandano di nuovo nello spazio da cui proviene, attutendo così i suoni.
Tenete presente che se la scelta dei materiali porta a un buon isolamento acustico, ne deriva anche un altrettanto buono isolamento termico; ma, come rilevato sopra, non possiamo dare per scontato che possa avvenire il contrario, per cui si rivela sempre di primaria importanza la scelta attenta di materiali adatti all'isolamento acustico. Il resto viene da sé.
Quali sono gli incentivi per il comfort acustico?
Se decidete di installare dei sistemi di isolamento acustico, potete tenere presente che, fino al 31 dicembre 2021, chi vive in condomini ha il diritto a una detrazione IRPEF del 50% per interventi di ristrutturazione o di manutenzione straordinaria.
Gli incentivi riguardano anche la possibilità sopra accennata di conciliare l'isolamento acustico con quello termico: in questo caso potete fare richiesta di Ecobonus.