Se c’è un prestito che sembra non tramontare mai, questo è la “cessione del quinto”. Sono ormai anni che presenta un trend di crescita molto interessante e sempre in ascesa. Questo è dovuto al fatto che la cessione del quinto è molto comoda da gestire e vantaggiosa, ma sempre se le condizioni contrattuali sono state chiare sin dall’inizio.
Uno dei principali problemi della cessione del quinto è infatti la trasparenza e questo problema si evince anzitutto dai contratti di prestito che i consumatori giudicano troppo spesso incomprensibili e poco chiari specialmente per quanto riguarda le voci di costo.
Proprio per queste ragioni molti consumatori che avevano acceso un prestito di cessione del quinto si trovano a volerne rinegoziare le condizioni perché non si erano resi conto che non erano soddisfacenti per le proprie esigenze. Ma come si può procedere alla rinegoziazione del contratto? E soprattutto conviene? Qui scopriamo un po’ di dettagli.
Perché si richiede la rinegoziazione del finanziamento con cessione?
Molti vorrebbero la rinegoziazione del proprio prestito con cessione del quinto specialmente per ottenere più soldi o per cambiare l’importo delle rate che molte volte si rivela comunque essere elevato. In altri casi la rata deve essere rinegoziata perché il beneficiario preferisce estinguere prima il prestito.
Tenuto conto di queste esigenze, bisogna ricordare che la rinegoziazione non è aperta a tutti e risponde a precise regole. Dette regole per altro non sono fisse e possono variare da banca a banca. Ogni finanziaria può presentare problematiche e situazioni differenti in termini di documenti da presentare.
C’è però una regola che risulta essere sempre valida: per poter procedere alla rinegoziazione della cessione del quinto in fase di stipula del contratto è sempre stato stabilito un certo numero di rate da corrispondere senza problemi di insolvenza prima di poter fare richiesta.
Dato che per la cessione del quinto è davvero molto difficile che vi siano delle rate non pagate dato che il prelievo di quanto dovuto mensilmente viene prelevato direttamente dalla pensione o dalla busta paga, questo prerequisito per ottenere la rinegoziazione viene a crearsi molto semplicemente.
In genere il numero minimo di rate da pagare prima di poter accedere alla rinegoziazione ammonta al 40% del totale del piano di rimborso. Ciò significa che resta impossibile richiedere una rinegoziazione del prestito a pochi mesi dalla concessione, al massimo si potrà richiedere una estinzione anticipata se le condizioni del prestito non soddisfano per qualche motivo.
Facciamo un esempio pratico: nel caso in cui il prestito abbia durata di 10 anni si potrà richiedere una rinegoziazione esattamente allo scadere del 4° anno dal momento della concessione del credito. Va però specificato che alcune banche non prevedono nemmeno questo limite, quindi tutto dipende da caso per caso. Sarà bene informarsi su tutte le caratteristiche del proprio finanziamento in fase di istruttoria e non lasciare niente al caso.
Quindi il rinnovo della cessione del quinto conviene? Non si può dire se la rinegoziazione convenga a meno che non si sia in grado di valutare tutti i costi del prestito e quello che cambia in caso di rinegoziazione: bisogna valutare caso per caso.