Antonio Tajani, sul prossimo bilancio e risorse proprie Ue

Dichiarazione del Presidente del Parlamento europeo

Oggi il Parlamento ha compiuto un passo importante indicando la necessità di un bilancio con più risorse che non pesi sui cittadini, ma su chi le tasse non le paga...

 

A seguito dell’approvazione da parte della plenaria di due risoluzioni sul prossimo bilancio e sulle risorse proprie Ue, il Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha dichiarato:

 

“I cittadini chiedono un’Europa più efficace, capace di dare risposte su sicurezza, immigrazione, disoccupazione o cambiamento climatico. Per questo, servono profondi cambiamenti, a cominciare dal prossimo bilancio che deve riflettere le priorità dei popoli europei.

Oggi il Parlamento ha compiuto un passo importante in questa direzione, indicando la necessità di un bilancio con più risorse che non pesi sui cittadini, ma su chi oggi le tasse non le paga.

L’obiettivo minimo deve essere 1.3% del PIL dell’Ue. Da un lato dobbiamo continuare a promuovere la coesione sociale e territoriale, un’agricoltura competitiva, un’industria innovativa e la lotta alla disoccupazione giovanile. Dall’altro, è indispensabile affrontare nuove emergenze attraverso un fondo per sviluppare un’industria della difesa europea, più risorse per la sicurezza e il controllo delle frontiere e per la gestione dei flussi migratori, incluso un Piano Marshall per l’Africa.

Non è tempo per facili demagogie. Dobbiamo spiegare ai cittadini che 1 euro speso a livello UE su ricerca, innovazione, sicurezza, difesa, controllo delle frontiere o sviluppo dell’Africa, ha un effetto moltiplicatore molto maggiore di 1 euro speso a livello nazionale. Se ogni Stato avesse dovuto realizzare un proprio sistema satellitare GPS o per l’osservazione della terra, il conto sarebbe stato 20 volte quello di Galileo e Copernico.  Se avessimo a disposizione Canadair o elicotteri per una protezione civile europea o, motovedette per la guardia costiera Ue, potremmo far fronte a crisi ed emergenze con più mezzi a costi inferiori. Lo stesso per lo sviluppo di sistemi innovativi per sicurezza e cyber sicurezza. Per non parlare della difesa, dove sinergie, standardizzazione, economie di scala e ricerca europea portano a decine di miliardi di risparmio.

I benefici di programmi come Erasmus, che consente a migliaia di studenti di studiare in altri paesi Ue, Cosme, che aiuta le PMI a essere più competitivi o, Horizonte 2020, che valorizza le sinergie Ue nella ricerca e nell’innovazione, sono sotto gli occhi di tutti.

L’aumento del bilancio non deve pesare sulle tasche dei contribuenti. Nella risoluzione approvata oggi il Parlamento si è espresso chiaramente a favore di un sistema di risorse proprie, dove a contribuire deve essere chi approfitta del nostro mercato interno senza pagare tasse adeguate: i paradisi fiscali, le piattaforme digitali, le transazioni finanziarie a carattere speculativo, ad esempio. Ma anche chi importa merci grazie al dumping ambientale.”