In Campania si conta un esercito di un milione di disoccupati, tra chi ha perso il lavoro e chi non lo ha mai trovato. Otto giovani su dieci sono Neet, ovvero che non studiano e non lavorano, praticamente vite in stand by.
Ma anche chi un lavoro ce l'ha non sempre è un privilegiato.
La trappola del superprecariato si chiama voucher e la Campania è la regione che nel 2016 ha fatto registrare il più grosso aumento di erogazione dei cosiddetti buoni lavoro: +51,3%.
Tutto regolare? Non proprio. E' un primato che si legge in un solo modo: lavoro nero. Per il commissario regionale della Cgil, Giuseppe Spadaro “questa è una delle cose che non dovrebbero farci dormire la notte”.
Lavorano 12/14 ore al giorno, nei bar di Salerno, nei ristoranti della costiera, nelle campagne o nei cantieri. In tasca hanno un solo buono lavoro che il datore gli ha dato per stare tranquillo. Lui. “Se arriva un controllo tu dici che hai cominciato a lavorare un'ora fa...”
Ecco i nuovi schiavi. In questa puntata de La Linea le testimonianze e tutti i dati.