Viola colora New York. Ecco perché gli italiani sono glamour

Giovane, italiana. Ha conquistato gli States. Grazie alle sue passioni. Guardate: ce lo racconta

At the end of the interview in italian there is also the one in english.

 

di Andrea Fantucchio

Se ce la puoi fare qui, puoi farcela ovunque. Colonna sonora: Frank Sinatra. Uno stile tutto italiano che ha conquistato l'America. Sorriso contagioso, bella presenza, entusiasmo debordante. Così si presenta Viola Manuela Ceccarini. (Clicca sulla foto di copertina. E guarda il video del programma di Viola)

(At the end of the interview in italian there is also the one in english)

Giovanissima: 27 anni. Ma già nome noto della moda. Fra i suoi lavori vanta loghi disegnati per personaggi nel mondo dello spettacolo. Tra i quali Enzo Iacchetti. Kris & Kris di Radio 105 (Kris Grove and Kris Reichert). Diego Spagnoli, manager di Vasco Rossi. Laura Bono. Il dj internazionale Yan King Augusto. 

Ottopagine l'ha intervistata. Un'italiana che ce l'ha fatta con le sue passioni: proprio la moda e il giornalismo. Dopo una formazione divisa fra America e Italia. Prima il Liceo Artistico Callisto Piazza Lodi e poi l'Accademia di Comunicazione Multimediale Europea. Quindi la Sethon Hall University East Orange, NJ.

Come hai iniziato a fare tv e a parlare di moda?

«Mi è sempre piaciuto stare di fronte ad un obiettivo ed esibirmi. Da bambina sognavo di diventare una cantante famosa e trasferirmi a New York. Scrivevo canzoni nella mia stanza. Poi usavo il vocabolario per tradurle in inglese. Con il tempo i desideri sono cambiati. Mi sono avvicinata sempre di più al mondo dei media e del giornalismo»

E ...

«Nel 2013 ho sentito il bisogno di dare una svolta alla mia vita. Avevo 23 anni. Milano mi stava stretta e sono partita diretta a New York. Cercavo la mia strada. Nella Grande Mela tutto è iniziato per caso. Sono stata chiamata per una pubblicità televisiva di 90 secondi. L'inizio di tutto. Poi sono arrivate tante altre opportunità. Grazie anche alla collaborazione con una comunità italo-americana».

Convincici a guardare Fancy Talks. Il tuo nuovo programma su sfilate e eventi mondani.

«Fancy Talks racconta gli eventi più esclusivi di New York. Scopriamo il mondo della moda e del lifestyle con allegria e umorismo. Punto a coinvolgere un pubblico giovane. Raccolgo testimonianze di ospiti e partecipanti di sfilate e eventi mondani. Con un quiz sulla moda. Sentirete che vongole! A New York ci sono gli eventi più esclusivi nel mondo. Vi porterò in giro con me! Non mancheranno critiche brutalmente oneste sulle scelte di stile dei Newyorkesi. Senza dimenticare l'alta moda milanese! Ne vedremo delle belle! Nel frattempo, seguitemi su Facebook» 

Il programma è trasmesso via cavo nell’area di New York,  sui canali 34 e 1993 di Time Warned Cable. Ogni venerdì alle ore 17.00. Presto anche in Italia. Sottotitolato in italiano. Sul canale televisivo Antenna 7.

Italiani contro Americani. Chi vince la sfida della moda?

«Che domande! (ride ndr). In Italia siamo abili ad abbinare capi firmati con dettagli e/o accessori più economici. Molti Americani entrano nei negozi d’abbigliamento con una mentalità ‘quantità-over-qualità’. Spendono di meno e comprano di piú».  

Glamour, questo sconosciuto. Cos'è per te?

«Il concetto di “glamour” cambia con il tempo. Considero glamour cappelli e scarpe. Ma soprattutto una presenza affascinante ed elegante. Glamour è uno stato d’animo. L’anima e il carattere che dai agli abiti che indossi. È molto importante saper scegliere e sviluppare il proprio stile e la propria unicità». 

Il peccato capitale in un abbinamento?

«Il peggior abbinamento in assoluto: il calzino con il sandalo. Fa scappare chi hai intorno. Considero inaccettabile vestirsi ‘a caso’ e non curare il proprio aspetto. Odio vedere persone che si lasciano andare in questo senso. La dice lunga su lui e lei».

Come nasce la tua passione per la moda e come l'hai sviluppata?

«Vivo in America da più di 3 anni. Ma non ho mai perso lo stile e il buon gusto tutti italiani. Dopotutto sono cresciuta a Milano, una delle capitali mondiali della moda. A Milano siamo  attenti alle nuove tendenze con spirito critico allo stile».

Quali sono i tuoi obiettivi futuri?

«Miro a portare il mio show su un'emittente nazionale e internazionale. Adoro pensare in grande. Tutto é possibile con determinazione e caparbietà. Nel prossimo futuro: la Fashion Week a Febbraio. La produzione del mio show 'Fancy Talks'. La collaborazione con il Magazine italo-americano Livein-Style-NY (www.livein-style.it). L’amministrazione della sezione internazionale dedicata a New York sul portale Sevenpress. Vi invito a visitarlo cliccando qui: (www.sevenpress.com). Nella sezione eventi trovate la Viola Vivi New York Events . (In lingua inglese e italiana). Dove racconto la vita Newyorkese! 

In Italia è possibile realizzare il proprio sogno. Come hai fatto tu in America?

«In Italia il governo non fa niente per il bene della nazione e dei cittadini. Soprattutto i più giovani. Detto questo, niente è impossibile. Ci vuole determinazione in Italia come in ogni Paese del mondo. Non importa dove vivi ma cosa fai e quanto ci credi. Tutto dipende dal singolo individuo e dall’energia che investi nel raggiungimento dei tuoi obbiettivi. Ognuno di noi è capace di ribaltare il proprio destino. A qualsiasi età. Devi volerlo». 

L'America che ami?

«Vivere a New York è sempre stato il mio sogno. Una sfida personale! Voglio citare la strofa di una nota canzone di Frank Sinatra chiamata ‘New York,New York’ . 'If you can make it here, you can make it anywhere' ('Se ce la fai qui, ce la puoi fare ovunque'). E' vero! New York ha un'energia unica. E' la capitale del mondo dove tutti sono uguali e rispettati. Che tu sia un pazzo che coglie margherite o Leonardo Di Caprio. La gente ti guarda nello stesso modo. Perché chi è qui ha ambizioni, un progetto! Tutti i migliori li trovi a New York. E' una città che o ti stimola ad essere umile e migliorarti. O ti schiaccia! La amo!»

L'America che odi?

«Non tutta l’America è New York. Alcuni Stati nel centro sono meno aperti alle diversità e all’accettazione delle minoranze. Come abbiamo potuto constatare dal risultato delle elezioni presidenziali del 2016. Questo mi rende molto triste per gli stati "più chiusi". Perché vivono nell’odio. Sono molto orgogliosa della città in cui vivo. Una città che ha sempre lottato per la libertà di parola e di espressione».

INTERVIEW ENGLISH

Please, explain us the format of your show and what you want to communicate

«Fancy Talks combines comedy with fashion; we cover the most glamourous events in New York City and we challenge people with games and questions 

I am very proud to say that the show has a very original format, Fancy Talks combines comedy with fashion, we cover the most exclusive and glamorous events in New York City and we challenge participants and guests of fashion shows or social events to play games, answer questions related to the beauty and mystery of the fashion world».

Each episodes of FT is about 27 minutes long, and it addresses a younger audience (14-35).

«I am hosting and producing it, it’s challenging at times but so far I am doing a good job. I’ve always wanted to address the subject "fashion" in a very alternative way.
Currently, the program is broadcasted on Time Warner Cable in the New York area, respectively on channel 34 and 1993 every Friday at 5pm; you can also watch it in Italy (with Italian subtitles) on TV Channel Antenna 7.
New York City boasts some of the most exclusive events in the world, and I will take you with me to discover them!! In the meantime, I invite you all to follow me on Facebook and Instagram respectively as its_queen_vivi (instagram) and ViVi (Facebook)».

An example of a fashionable man/woman in Italy and abroad. And then an example, man/woman, who is definitely not so glamorous

«In Italy and Europe in general we are very good in combining high fashion clothes with most affordable ones, while many Americans walk into the clothing stores with a mentality 'quantity-over-quality', they would prefer spend less and buy more. However you can find real fashionistas downtown Manhattan.
The concept of glamor changes with time, I consider glamorous big hats and stiletto shoes but also a charming and elegant presence, glamor is more than just clothing, glamour is a state of mind, is the soul and character that comes out of your persona and the clothes you wear.
It is very important to know how to choose and develop your own (unique) style.
The worst possible combination (and totally not glamorous) will always be the sock with the sandal, in my opinion scares those around you.
However, dressing up 'randomly' and not taking care of your appearance is just unacceptable to me. I hate to see people giving up on their selves, it says a lot about the individual».

 How did you get into TV broadcasting?

«I always liked to stand in front of a camera and perform. As a child I had dreams of becoming a famous singer and move to New York, in this regard I was writing songs in my room and then I used to translate them into English using the big vocabulary.
My goals have slightly changed now, I am not an aspiring singer anymore, but still joining the entertainment industry.
I started my career writing articles for a fashion magazine in Milan, consecutively I was designing logos for Italian celebrities and TV Personalities such: television presenter Enzo Iacchetti, Kris & Kris Radio 105 (Kris Reichert and Kris Grove), Diego Spagnoli, Vasco Rossi's manager, Laura Bono Italian songwriter, Yan King Augustus international DJs and many more ...
In the year 2013 at the age of 23 I felt the need to make a change in my life, I left Milan and I set off to New York to find my way.
In NY all started by chance, I was called to do a casting for a 90 second television commercial, after that other opportunities came out, one after the other»

How did your passion for trends begun and how have you developed it?

«Despite living in the States for more than three years, I will never lose the sense of style and good taste typical Italian. I grew up in Milan, one of the world's fashion capitals. Well, you can not expect otherwise! In Milan we are attentive to new trends with a hint of criticism regarding the art of style».


What are your future goals?

«One of my goals is to see my own show aired on a National or international broadcaster. I like to dream big! But hey I am achieving a lot and I am the living proof that with a bit of determination and perseverance, everything is possible. Upcoming project is certainly Fashion Week in February, the continuation in the production of my show 'Fancy Talks', the collaboration with the Italian-American luxury Magazine Livein –Style NY (www.livein-style.it) and the administration of the international section devoted to New York City on the portal Sevenpress (www.sevenpress.com) which I invite you all to visit, under the international section called VIOLA VIVI NEW YORK EVENTS (under EVENTS) where you can read all my articles in Italian and English language».

Can you develop a career like yours in Italy or do need to go abroad?

«I would have to open an entire chapter on this topic. But don’t worry I will make it short: is no secret that the Italian government does absolutely nothing for the good of the Nation and its citizens, that being said, nothing is impossible, it takes a lot of determination and hard work. 
It doesn’t really matter where you live what it matters is your drive and how bad you want something, then add another two important factors : how much you believe in yourself and what you believe is possible for you to achieve.
It’s all up to the individual, we are all capable, at any time to overturn our own destiny, we just have to want it and believe it».

What do you love and what do you hate of America?

«Living in NY has always been my dream and a personal challenge! I want to quote the verse of a famous song of Frank Sinatra called: New York, New York , and it goes like 'If you can make it here, you can make it anywhere' and this is so true! In fact New York has a unique vibe, is the capital of the world where everyone is equal and respected, no matter who you are, people look at you at the same way. Because who is here has ambitions, a project! All the best are in New York. This is a city that stimulates you to be humble and improve yourself, or crushes you !! I love it!! New York is not always nice, at times beats you hard you have to manage how to take it and I am glad to call it home. 
However not all of America is NY, some States in the middle are less open to diversity and acceptance of so-called minorities, as we have seen from the outcome of elections 2016. 
Its very sad that certain people waste their existence in hatred. Despite that, I am very proud of NY, which over the years has fought for freedom of speech and expression».